Insight/ Elezioni politiche in primavera. Renzi pensa al blitz
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Fassina, Casson e D'Attore, tutti esponenti della minoranza del Pd, escludono con Affaritaliani.it la scissione. Anche Emanuele Macaluso, storico dirigente del Pci e amico di Napolitano, non vede strappi all'orizzonte. Ma - secondo quanto Affari è in grado di anticipare - il presidente del Consiglio starebbe accarezzando seriamente l'idea di andare a elezioni politiche anticipate nella prossima primavera, insieme alle Regionali.
Il dato di Reggio Calabria, dove il Centrosinistra ha stravinto superando il 60% e il M5S è crollato al 2,5 avrebbero ulteriormente rafforzato questa ipotesi. Matteo Renzi - dicono i suoi off the record - vuole capitalizzare l'attuale 40% e oltre che i sondaggi gli assegnano. Il momento sembra quello opportuno, visti i problemi tra i grillini (e il forte calo di consenso) e il caos nel Centrodestra. L'idea sarebbe quella di votare con l'attuale legge elettorale, il Porcellum corretto dalla Consulta, alleandosi con l'Ncd e gli altri centristi (il governo che c'è ora in sostanza) puntando a raggiungere almeno il 45% dei voti in modo tale che sia assicurata una maggioranza solida in entrambi i rami del Parlamento. Il premier sa che Berlusconi non vuole Alfano e quindi il ministro dell'Interno, per evitare di scomparire modello Fini, sarà costretto a correre con il Pd. Stesso discorso per l'Udc e gli eredi di Monti.
Ovviamente Renzi metterebbe in lista soltanto uomini e donne considerati fedelissimi in modo da non avere più la spina nel fianco dell'opposizione interna. Sulle riforme Forza Italia è divisa e tentenna, con l'ex Cav che ondeggia tra il dialogo e la rottura, mentre sui temi economici è battaglia aperta con la sinistra interna. Ed ecco che sarebbe pronta l'accusa al Centrodestra e ai compagni filo-Cgil di non aver consentito di rinnovare il Paese. Sarebbe quindi una sorta di referendum sullo stesso Renzi, anche per cercare quell'investitura popolare che finora il premier ha avuto soltanto con le Europee. Una mossa azzardata ma che potrebbe essere vincente. Il leader dem vuole bruciare sul tempo l'ascesa di Salvini e sfruttare la crisi di Grillo e le difficoltà di Berlusconi. Il Capo dello Stato scioglierà le Camere? Beh, una volta approvata la Legge di Stabilità e preso atto della volontà del segretario del primo partito in Parlamento non potrà fare altrimenti, spiegano dal Nazareno...