Riforme, Franceschini:se falliamo responsabilità di tutti
"Se falliamo con le riforme la responsabilita'sara'di tutti". Lo dice in una intervista alla Repubblica il Ministro Dario Franceschini. "Le riforme sono al centro dell'agenda politica da 30 anni - ha spiegato - e tutti i tentativi,dai tempi della De Mita-Iiotti alla Bicamerale, sono stati segnati da tragici fallimenti. Gia' negli anni ottanta, il sistema politico era lento, inadeguato a stare al passo con mondo che si era fatto veloce. Figuriamoci oggi. L'attuale situazione, per quanto fragile, paradossalmente puo' consentire di fare quello che non si e' mai fatto. Inoltre - ha aggiunto Franceschini - stavolta c'e' la consapevolezza che, in caso di fallimento, le responsabilita' sarebbero di tutti e servirebbe a poco darsi la colpa a vicenda davanti agli italiani".
Franceschini riferendosi poi alle manifestazioni di Brescia ha detto che "le vicende processuali non devono interferire con la politica. E' bene che tutti si attengano a questo elementare principio". Il ministro ha ribadito che "le proposte sulla giustizia le valuteremo una per una, sapendo perfettamente che il rispetto dell'autonomia della magistratura e l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, non sono cose di destra o di sinistra ma principi costituzionali che tutti devono rispettare. A partire da chi legifera". E a proposito della legge elettorale, Franceschini ha detto che "la via di mezzo ragionevole e' quella illustrata a Spineto: predisponiamo correzioni subito al porcellum in modo che, se il percorso di modifiche costituzionali dovesse fallire, non si tornerebbe comunque a votare con questa legge e poi, una volta stabilita la forma di Stato e di governo, faremo la vera riforma elettorale , coerentemente con il sistema scelto".