Riforme, vertice maggioranza-governo: "Via il Porcellum entro l'estate"

Entro l'estate si dovrebbe arrivare alla correzione del Procellum, la cosiddetta clausola di salvaguardia per modificare la legge elettorale secondo le richieste della Consulta. Lo ha deciso il vertice di maggioranza convocato stamane a palazzo Chigi. Una nuova legge elettorale sarà invece predisposta, dicono alcuni dei partecipanti all'incontro di Palazzo Chigi, "insieme alle riforme costituzionali, in modo che sia coerente con il sistema istituzionale che sarà scelto". La riforma della Costituzione che dovrebbe essere approvata dal Parlamento "sarà sottoposta in ogni caso a referendum confermativo, a prescindere dal fatto che le Camere la approvino con la maggioranza qualificata", ha detto il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello, lasciando palazzo Chigi.
"Ci saranno comunque uno o più referendum - ha spiegato Quagliariello - perché su una materia del genere deve il popolo deve esercitare la sua sovranità". Per il capogruppo del Pdl, Renato Brunetta, l'accordo riguarda una 'riforma minimalista': "C'è un accordo a fare una riforma minimalista che ricostituzionalizzi il Porcellum in tempi brevi che metta in sicurezza il sistema elettorale nel caso in cui si vada al voto in tempi brevi. È una rete di sicurezza da utilizzarsi subito, Dio non voglia". D'altronde, ha sottolineato il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, "non va sottovalutato quanto detto dalla Corte Costituzionale" sul Porcellum.
Per Schifani "è doveroso mettere in sicurezza questa legge elettorale e dopo la riforma della forma di Stato farne una nuova". La conferma che la maggioranza ha raggiunto un accordo è arrivata anche dal ministro per i rapporti col Parlamento Dario Franceschini: "Sì a norma di salvaguardia che non permetta di tornare a votare con questa legge elettorale". A chi gli ha chiesto se la riforma minima del Porcellum prevede la sua abrogazione in favore del Mattarellum, Franceschini ha risposto: "Per ora c'è la clausola di salvaguardia. Quello che conterrà si vedrà". Intanto il 30 maggio, all'indomani del dibattito parlamentare sulle riforme, il governo nominera' la commissione dei saggi, gli esperti che offriranno la loro consulenza per l'iter riformatore. Lo si e' deciso durante il vertice di maggioranza sulle riforme.
LETTA: SU RIFORME SI GIOCA VITA GOVERNO E LEGISLATURA - Il percorso della riforma costituzionale e una priorita' nell'azione del governo, e anche del Parlamento, tanto che sulle riforme si gioca la vita del governo e della legislatura. Cosi' Enrico Letta ha aperto la riunione di maggioranza convocata stamane a palazzo Chigi proprio sulle riforme. Le riforme, insieme all'economia, sono i due grandi temi di cui si compone il programma di governo, ha detto il presidente del Consiglio. Le riforme sono dunque fondamentali e bisogna muoversi con competenza e celerita' perche' l'estate e' da considerare, ha ribadito il premier, il punto di non ritorno dell'iter riformatore.
Alle prossime elezioni gli italiani non voteranno con un "porcellum" appena modificato: lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta al termine del Consiglio europeo. "Questi eventuali piccoli cambiamenti .- ha spiegato - non sono la legge elettorale con cui voteremo": serve infatti "una riforma complessiva e la prossima legge non derivera' dall'attuale, ma terra' conto della nuova forma dello Stato che uscita' dalle riforme costituzionali".