Santanché: Cav condannato. Ma Letta non cade. Inside
Di Alberto Maggi

"Sono molto pessimista". Non usa mezzi termini Daniela Santanché, intervistata da Affaritaliani.it su quello che potrà accadere il prossimo 30 luglio, quando la Corte di Cassazione si pronuncerà in via definitiva sul Caso Mediaset, una sentenza che pende come una spada di Damocle su Silvio Berlusconi.
In ballo ci sono quattro anni di reclusione (di cui tre condonati per effetto dell'indulto) e l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. La pasionaria del Pdl, sempre vicina al leader soprattutto in questa fase difficilissima, afferma: "Sono pessimista per la storia giudiziaria del presidente e per come si sono sempre comportati alcuni magistrati. Berlusconi è stato l'unico condannato per una fuga di notizie, accusato di concussione quando non ci sono i concussi e nel processo Ruby non ci sono nemmeno le vittime. Sarebbe poi un evasore abituale quando il suo gruppo ha pagato 9 miliardi di tasse. Un accanimento che non ha eguali nel mondo".
La Santanché assicura che "il Cavaliere ha la forza della verità ed è forte come sempre". Ma già prevede manifestazioni e proteste in caso di condanna. "Se 10 o 12 milioni di italiani dovessero vedere il loro leader in galera non starebbero certo con le mani in mano".
Fin qui il pessimismo. Ma quali ripercussioni politiche? Che cosa accadrebbe al governo Letta in caso di condanna definitiva? La Santanché preferisce non esprimersi e dice che questo problema "va oltre l'esecutivo e oltre eventuali nuove elezioni. Perché il problema sarebbe quello di ripristinare la democrazia in Italia, unico paese occidentale che avrebbe il leader del più grande partito di Centrodestra, tre voltre premier e uno dei più grandi imprenditori in prigione".
E Letta? "Il governo va avanti in base alla sua azione, se toglie l'Imu e se non aumenta l'Iva". Le parole della Santanché confermano l'impressione che si ha chiacchierando con i big del Pdl, che, dietro l'anonimato, scindono le vicende giudiziarie del Cavaliere dalla stabilità politica. In sostanza, salvo colpi di scena, non sembra al momento che possano esserci concrete ripercussioni sul governo del Paese in caso di condanna da parte della Cassazione. Molta enfasi, molto "rumore" sui media, ma per il momento l'esecutivo dovrebbe restare in piedi.