Sassoli e Gentiloni? Fantasmi in Europa. Che cosa li abbiamo mandati a fare?
Ghostbusters era un film famosissimo negli Anni 80. E raccontava di un gruppo di acchiappa-fantasmi. Oggi è più attuale che mai se pensiamo a quanto sta accadendo a Strasburgo e a Bruxelles. I 'fantasmi' da acchiappare sono David Sassoli e Paolo Gentiloni, il presidente del Parlamento europeo e il commissario Ue per gli Affari Economici. I due big (?) del Partito Democratico, così ci hanno spiegato per settimane, avrebbero dovuto finalmente far sentire la voce dell'Italia a Bruxelles e rendere l'Unione più vicina alle esigenze del popolo italiano. Tutto il contrario di quello che sta succedendo in questi giorni. Con la drammatica crisi sanitaria del Covid-19 e l'altrettanto drammatica crisi economica legata alle inevitabili misure di restrizione, la Germania e i suoi alleati (Olanda in testa) stanno mostrando il lato più cinico ed egoista di questa Ue con il no categorico agli eurobond e la proposta di applicare per gli aiuti il Mes, con tanto di clausole strozza-Italia. Che fanno Sassoli o Gentiloni? A che serve aver mandato due esponenti di spicco del Pd a Bruxelles e a Strasburgo se questi sono i risultati? Tanti sorrisi, belle dichiarazioni di facciata, promesse, impegni e rassicurazioni. Parole vuote. Assolutamente vuote. L'Europa a trazione Berlino fa quello che vuole e di fronte alla tragedia di milioni di italiani che rischiano di perdere il lavoro e di restare sostanzialmente senza reddito la risposta è 'arrangiatevi'. Alla prova dei fatti il presidente del Parlamento europeo e il commissario Ue per gli Affari Economici (ex presidente del Consiglio) si sono dimostrati fantasmi, assenti e non pervenuti (almeno stando ai fatti e non alle parole). Tanto che Ghostbusters datato 1984 sembra oggi attualissimo.
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