Politica
Non spetta a Saviano decidere sulla purezza degli amministratori

Di Pietro Mancini
Pietro Nenni, in polemica con i dirigenti del PCI, schierati su una linea di opposizione intransigente contro i primi governi di centro-sinistra, disse " Cari compagni, duri e puri, state attenti perché potrebbe spuntare qualcuno, più puro di voi, che vi epurerà !...".
E, infatti, i grillini, per una sorta di legge del contrappasso, hanno trovato un censore più severo e inflessibile di loro, lo scrittore Roberto Saviano, che ha scritto su Twitter: "La sindaca di Quarto deve dimettersi. Se non lo fa, il M5S aggiungerà una black star al suo simbolo”.
Lo scrittore campano è considerato un simbolo della lotta alle cosche. Ma non può essere delegata a lui la decisione sulla purezza e sull'impresentabilità dei politici.
In democrazia, spetta ai cittadini dare, o revocare, con il voto, la fiducia ai candidati.
E i politici e gli intellettuali non possono ergersi a inflessibili censori di etica pubblica.
Non compete a loro, ma ai magistrati il controllo della legalità e della correttezza di tutti, compresi i Sindaci e i parlamentari.