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Politica
Scherzo a Meloni, il suo entourage l'ha ridotta a una macchietta: figuraccia
Nell'immagine Totò ambasciatore del Catonga (Totòtruffa '62) e Giorgia Meloni

Scherzo telefonico a Meloni

Il caso dello scherzo telefonico di due comici russi a Giorgia Meloni si ingrossa. Come se non bastasse quanto accaduto con Andrea Giambruno e i fuori onda imbarazzanti, ora anche un episodio che getta discredito sulla premier e l'entourage che l’ha ridotta a una macchietta. Siamo di fronte a una figuraccia internazionale senza precedenti. Meloni è furiosa, come ha rivelato affaritaliani.it, con l’ufficio del consigliere diplomatico Francesco Talò e il suo staff.  

In molti si interrogano come un paese del G7 possa avere ai suoi vertici così tanto dilettantismo da confondere un comico russo con un alto rappresentante dell’Unione africana. Ascoltando bene l’audio della telefonata, infatti, si può capire come la parola “Ucraina” sia caratterizzata da una pronuncia marcatamente russa. Convinta di parlare con un omologo la premier, discutendo degli aiuti a Kiev, ha ammesso la "stanchezza" degli alleati. “Ma esiste un sistema di sicurezza che esercita una specie di filtro alla Presidente del Consiglio?”, si è chiesto Fabrizio Cicchitto, politico di lungo corso.

LEGGI ANCHE: Scherzo telefonico a Meloni: "Nel colloquio giudizi negativi sull'Ucraina"

Gioco facile hanno le opposizioni. "Avete visto cosa è successo? Giorgia Meloni, credendo di avere un colloquio telefonico con un alto diplomatico africano, in realtà ha parlato della nostra politica estera e di altri dossier delicati con due comici russi. Sono emersi fatti molto gravi", ha dichiarato il leader del M5S, Giuseppe Conte.

L'ATTACCO DI CONTE A MELONI

Palazzo Chigi con una nota ha dichiarato che “l'Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il Presidente della Commissione dell'Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il Presidente Meloni", si legge nella nota. L'episodio, spiega ancora Palazzo Chigi, "è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell'intenso impegno sviluppato in quelle ore dal Presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu tra il 19 e il 21 settembre".

“Avendo lavorato qualche anno a Chigi mi chiedo come sia possibile raggiungere un livello di superficialità così devastante che fa fare una figuraccia non solo alla Meloni ma alla Repubblica Italiana", scrive sui social il leader di Italia viva Matteo Renzi.

LO SCHERZO TELEFONICO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

Guerini: "Sentito Mantovano. Massima attenzione"

"Ho avuto, appena uscita la notizia, una conversazione telefonica con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e autorita' delegata, Alfredo Mantovano, che mi ha utilmente e adeguatamente ragguagliato su quanto avvenuto. Al netto delle legittime considerazioni che ciascuno puo' formulare sull'episodio, e' prioritario agire affinche' simili circostanze non si ripetano in futuro, consapevoli che possono essere considerate, tra le diverse ipotesi, anche come attivita' con fini malevoli e che quindi necessitano della massima attenzione". Lo dichiara Lorenzo Guerini, presidente del Copasir, in merito alla telefonata di comici russi alla presidente Meloni. 

L'audio integrale dello scherzo telefonico a Giorgia Meloni da parte di due comici russi. ASCOLTA

“La Lega conferma il pieno apprezzamento anche per l’attività a livello internazionale del governo italiano e in particolare del Presidente Giorgia Meloni. Nell’ultimo anno il nostro Paese è tornato protagonista e non saranno certo due comici e uno scherzo di dubbio gusto a ridimensionarne i risultati e la credibilità”. Così una nota della Lega.

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