Scontri Roma, Alfano: "Evitare scintille. Solidarietà ad agenti e operai feriti"
"Voglio esprimere la mia personale solidarieta' ai lavoratori dell'Ast e al personale della polizia di Stato che ieri hanno riportato ferite negli scontri". Lo ha detto in aula al Senato il ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso dell'informativa sugli incidenti avvenuti mercoledì a Roma durante la manifestazione dei lavoratori Ast di Terni. "Nessun manifestante e' stato denunciato". E ancora: "Il diritto a manifestare e' sacro ed e' custodita nella teca delle regole ma chi manifesta non deve ledere la liberta' degli altri cittadini".
SFIDUCIA - Dopo gli incidenti tra forze dell'ordine e i dipendenti della Ast di Terni scoppiati a Roma, Sel e Movimento 5 stelle hanno presentato alla Camera una mozione di sfiducia contro il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Nessun paese al mondo meriterebbe un ministro come lui", ha detto il deputato di M5s, Andrea Cecconi, presentando l'iniziativa. "Alfano non e' adeguato, e in un anno e mezzo ha piu' volte dimostrato di non saper gestire l'ordine pubblico". Sulla stessa linea il capogruppo di Sinistra ecologia e liberta', Arturo Scotto, che ha invitato il premier Renzi a pensare "a un nuovo monistro dell'Interno. Quello di ieri - ha spiegato - e' stato un evento gravissimo. La responsabilita' politica ricade in capo ad Afano e quella morale su chi ha alimentato un clima pericoloso sul mondo del lavoro. La catena di comando non ha funzionato e non e' la prima volta - ha affermato ancora - Alfano ha scaricato la responsabilita' su alcuni funzionari, ma un ministro non puo' essere un 'passante', il Paese ha bisogno di un ministro a tempo pieno.
I due esponenti di Sel e M5s hanno auspicato tempi rapidi per il voto in Aula (che saranno stabiliti in Conferenza dei Capigruppo) e hanno preannunciato l'intenzione di presentare la stessa mozione in Senato.
INCONTRO RENZI-SINDACATI - All'indomani degli scontri a Roma, durante la manifestazione dei lavoratori dell'Ast di Terni, dove alcuni partecipanti al corteo sono rimasti feriti, il governo convoca a palazzo Chigi i sindacati e il premier Matteo Renzi, presente all'incontro, garantisce: su quanto accaduto "faremo verifiche e prenderemo atti conseguenti".
Ma la tensione con la Cgil resta alta. Susanna Camusso si rivolge al presidente del Consiglio e lo esorta "ad abbassare i manganelli dell'ordine pubblico". Renzi assicura ai sindacati che "portare a casa la vicenda Terni e' un imperativo morale" per il governo, ed invita a "separare la vertenza sulle acciaierie di Terni "dal confronto politico", tranquillizzando le parti sociali sul fatto che "non vogliamo fare a meno del sindacato sulle trattative aziendali. Vogliamo dare garanzie sul piano industriale per Terni, vi chiedo un confronto serio, nel merito". Intanto, oggi pomeriggio il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, riferira' in Parlamento sugli scontri di ieri, ma non si placa la polemica politica e il leader di Sel, Nichi Vendola, ritiene sia "indecente" che il titolare del Viminale resti al suo posto.