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Politica
Striscione Regeni, Toti contro Fedriga:"Io l'avrei tenuto, perché rimuoverlo?"

Continua la polemica sullo striscione di Regeni tolto da alcuni amministratori locali della Lega nei giorni scorsi. A dare il via a questa iniziativa è stato il governatore della regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sfilando dal balcone del palazzo della regione di Trieste, il cartellone giallo con la scritta “Verità per Giulio Regeni”. Azione condivisa anche dal neosindaco leghista di Sassuolo che ha fatto rimuovere lo striscione per Giulio Regeni dichiarando, "È antiestetico e inutile". Molte le critiche che si sono susseguite in questi giorni, l’ultima in ordine cronologico, arriva da un’esponente di rilievo del centrodestra: si tratta del nuovo coordinatore nazionale di Forza Italia, Giovanni Toti, che sulla questione dice: “Io avrei lasciato lo striscione su Regeni. Non vedo per quale ragione rimuovere una cosa che è nelle coscienze di tutti e per cui la verità abbiamo bisogno di saperla”. Una presa di posizione chiara che non lascia spazio a vie di mezzo e delinea la differenza sempre più marcata fra Forza Italia e Lega. Anche se, sempre nel corso della stessa intervista, il governatore della Liguria assicura: ”La Lega è un alleato leale con cui governiamo due terzi di questo Paese, con cui governiamo da molti anni, con cui abbiamo molte affinità”.

Fedriga, "No a pensiero unico, soluzione non è striscione"

“Striscione Regeni? Secondo il pensiero unico se metti lo striscione chiedi la verità, se lo togli vieni accusato di essere colluso con l’Egitto. Il Piccolo, giornale di Trieste, ha messo mi piace a un post che mi paragona a un gerarca nazista. Poi sono gli stessi che fanno le campagne contro gli haters. Ho visto anche il tweet di Enrico Letta, che ho sempre stimato, e che mi dà del meschino. Boldrini dice di ritirare ambasciatore italiano al Cairo? Quando Boldrini era presidente della Camera ed è stato rimandato l’ambasciatore italiano al Cairo perché è stata zitta?”. Il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga (Lega) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. 

Riguardo l’immigrazione sulla rotta balcanica: “Tutti i Paesi su quella rotta devono fare filtro e bloccare altrimenti dovremo sospendere Schengen”. Sulla rimozione dello striscione su Giulio Regeni. “Sono stato eletto ad aprile 2018 e, malgrado ritengo sia un modo per lavarsi la coscienza in modo facile mettere lo striscione, un’ipocrisia incredibile, l’ho tenuto per un anno. Quando mi è stato chiesto di rimuoverlo per tre giorni per fare delle riprese, già erano partite le polemiche della sinistra sul giornale. Stavolta c’è l’Under 21, abbiamo addobbato tutti i palazzi, e c’è stato l’ennesima polemica. Non voglio alimentare altre polemiche, quindi lo togliamo completamente. Si toglie uno striscione che penso non sia il motivo essenziale per cui ci diranno la verità su Giulio Regeni. Con la logica degli striscioni, dovremmo metterne uno per Laura Orlando, uccisa dal compagno. Dovrei chiedere giustizia per una ragazza friulana morta in Spagna e non è emersa una responsabilità che sia una. Qui tutti ci stiamo battendo per Regeni, ma non credo che la soluzione sia lo striscione".

"Qui - prosegue - bisognerebbe chiarire il ruolo di Cambridge, chi ha mandato Giulio Regeni in Egitto? Il ministro del lavoro egiziano che ha voluto derubricare l’omicidio di Regeni a omicidio semplice è vergognoso. Bisogna guardare a 360 gradi per capire cosa è realmente accaduto, altrimenti si semplifica la vicenda a uno scontro Egitto contro Italia”.  Riguardo l’immigrazione sulla rotta balcanica. “Non accuso la Croazia, dico che la Croazia deve fare il suo mestiere, ma anche l’UE deve intervenire. Tutti i Paesi su quella rotta devono fare filtro e bloccare. Siamo arrivati a questa situazione surreale, dove quando siamo confine sul mare la responsabilità deve vedersela l’Italia, quando si tratta di confine terrestre dobbiamo comunque vedercela da soli. Adesso partiranno i controlli congiunti con la Slovenia". 

Toti: “Mi presenterò di sicuro come leader”

Poi Toti fa anche il punto in casa e si propone come nuovo leader del centrodestra riservando qualche stoccatina alla Lega,  ”Io mi presenterò di sicuro, l’ho detto. Mi sembra il minimo dell’educazione, dopo aver fatto tanta confusione. Tirarsi indietro sarebbe francamente improprio”. Così Giovanni Toti, coordinatore nazionale 'azzurro', ad Agorà su Rai Tre a chi gli domanda se si candiderà a leader di Forza Italia. ”Temo che all’interno di questo centrodestra non ci sia una sensibilità reale verso chi vuol far crescere questo Paese, mentre ci sia un po’ di faciloneria da un lato e di demagogia dall’altro", aggiunge. "Poi - riprende - staremo a vedere se questo è dettato da un’unione un po’ contronatura, diciamo, di questo governo, oppure è qualcosa che si è insinuato profondamente nel Dna della Lega”. 

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