Guerra senza esclusione di colpi in Puglia tra Lega e Fratelli d’Italia, ufficialmente alleati, di fatto competitors accaniti in vista delle prossime elezioni regionali e comunali.
Se Giorgia Meloni ha messo sotto Matteo Salvini portando a casa la candidatura a governatore del suo Raffaele Fitto, il capitano lumbard non si rassegna a fare da gregario e, dopo aver lanciato il suo candidato sconfitto Nuccio Altieri proponendolo, con una prova di forza, alla vicepresidenza della Regione in ticket con Fitto, ora Il leader lumbard piazza un gran colpo elettorale a discapito dell’arrembante leader romana.
Salvo colpi di scena, infatti, secondo rumors di buona fonte, Mario Cito, consigliere comunale supervotato con la sua lista civica di Centrodestra, figlio del mitico e indimenticato sindaco della città dell’Ilva, già opzionato per un posto in consiglio regionale da Fratelli d’Italia, è pronto a passare armi e bagagli (e voti) sotto le bandiere blu della Lega.
L’accordo sarebbe stato raggiunto due giorni fa tra lo stesso Cito, il senatore leghista Roberto Marti, ex luogotenente di Fitto e ora boss della Lega in Salento e Gino Vitali, vecchio volpone berlusconiano, ex segretario regionale di Forza Italia, giubilato da Antonio Tajani e sostituito dall’emergente brindisino Mauro D’Attis, e dopo un breve passaggio con Toti, approdato infine, ma non ancora ufficialmente, nella Lega.
Gli uomini della Meloni sono ora al lavoro per bloccare il doloroso passaggio di campo del transfuga e pezzo da novanta tarantino, ma le promesse di carriera giunte dalla Lega al momento sembrano più convincenti.
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