"Sulla patrimoniale io non mollo. Fisco, Pd-5S-IV subalterni alla destra"
Nicola Fratoianni (Sinistra Italia-LeU) ad Affaritaliani.it: "Mi stanno arrivando in queste ore centinaia di messaggi che mi chiedono di non mollare"
"Il no di una larga parte della maggioranza era francamente abbastanza prevedibile in un Paese che considera la parola patrimoniale impronunciabile e irrazionale". Il portavoce di Sinistra Italiana e deputato di LeU Nicola Fratoianni parla con Affaritaliani.it all'indomani della contrarietà espressa dai 5 Stelle, dalla maggioranza del Partito Democratico e da Italia Viva alla sua proposta, avanzata insieme al Dem Matteo Orfini, di una patrimoniale per i redditi più alti. "Fuori dal Parlamento, invece, c'è una grande attenzione al tema. Mi stanno arrivando in queste ore centinaia di messaggi che mi chiedono di non mollare e che mi dicono che finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di porre una questione tanto semplice quanto evidente. E' giusto dar vita a una operazione che alimenti la solidarietà, oggi più di ieri vista la gravissima crisi che stanno attraversando moltissimi italiani".
Come si spiega il no di una gran parte del Pd, del M5S (Di Maio in testa) e dei renziani? "Innanzitutto bisognerebbe chiederlo a loro", risponde Fratoianni. "Credo che ci sia una profonda subalternità culturale rispetto alle parole e al linguaggio della destra sul tema delle tasse e del fisco. Tanto le risposte che arrivano sono sempre le stesse: non è il momento, proprio ora no, etc... Condivido e sottoscrivo l'idea che le tasse vadano abbassate, ma per la maggioranza dei cittadini che pagano già troppo rispetto al loro reddito alzandole invece, ragionevolmente e senza alcun intento punitivo, a quelle poche persone che possono permettersi di pagare di più. E sono certo che sarebbero anche ben disposte a dare qualcosa per aiutare la maggioranza degli italiani in difficoltà, per migliorare il sistema sanitario nazionale, per investire nella scuola pubblica e via discorrendo".
Quindi? "Io non mollo", assicura il portavoce di Sinistra Italiana. "Penso che oggi più di ieri la questione sia attuale e che si debba aprire un dibattito e porre la questione della patrimoniale nella maggioranza e nel governo. Poi se nel merito qualcuno ha un'idea più efficace del nostro emendamento per migliorare il provvedimento sono assolutamente pronto a parlarne, ma ciò che ritengo irricevibile è che si dica solo no, come il problema non esista e solo per eludere un confronto serio e certamente non ideologico e strumentale su una questione cruciale in fase di grave difficoltà economica", conclude.
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