Grillo apre al dialogo col Pd: "Trattiamo sulla Rai"
"Siamo pronti al dialogo con tutti, anche con il Pd, sul diritto di cittadinanza e la riforma della Rai". Lo dice in una intervista al Corriere della Sera, Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle. Grillo apre al confronto sui due temi centrali, a cominciare dal "sostegno a chi perde il lavoro, a chi non lo raggiunge. Sono 780 euro al mese ma varia a secondo del numero dei componenti familiari. Per questo obiettivo auspico tutte le convergenze del mondo. Bisogna capire che la poverta' va affrontata come una malattia non come un reato. Se ci sono proposte, siamo aperti a qualsiasi discussione".
E sulla Rai, Grillo dice si' a una riforma che escluda i partiti "purche' le nostre proposte non siano bocciate a priori: ci vuole onesta' intellettuale". Grillo ritiene possibile aprire un dialogo con il Presidente della Repubblica Mattarella: "assolutamente si' - sottolinea -. Lui ovviamente deve essere al di sopra delle parti, mi sembra un garante della Costituzione molto preparato anche se non sta a me giudicare". Tornando al reddito di cittadinanza, Grillo spiega che "chi ne usufruisce, segue un percorso con lo Stato. Gli si offrono due-tre lavori, se non li accetta, perde il reddito. Cambiera' anche il rapporto con lo Stato, i sindacati, le imprese: un conto e'che puoi licenziare con il jobs act che si abbatte come una scure con alle spalle il reddito di cittadinanza, un altro conto senza. Dobbiamo tenere presente una cosa: in Italia, solo il 40% delle persone ha un reddito da lavoro, il 30% sono figli, persone a carico, il 20% vive da reddito indiretto, con le pensioni, e il 10% con i sussidi". Quanto alle coperture, Grillo sostiene che "i soldi li troviamo".
E indica che si potrebbero ricavare dalle spese per gli armamenti, dal gioco d'azzardo e da una patrimoniale: "le persone che hanno 2-3 milioni di reddito . Se gli prendi lo 0,5-1% a questo scopo non credo siano contrari". Riferendosi poi all'avanzata della Lega, Grillo dice: "sinceramente, non so dove Salvini possa arrivare. Decideranno gli elettori. Io non ho niente contro Salvini. La Lega e' stata al govenro, e' artefice del patto di Dublino e ha investito soldi in Tanzania. La gente e' confusa, andiamo sul palco e diciamo tutti la stessa cosa ma noi abbiamo sempre fatto le cose che abbiamo detto". Riferendosi poi alla campagna elettorale, Grillo ha detto che "nelle liste per le Regionali ci sono persone di prim'ordine". E sembra arrivare un cambio di strategia: "Le piazze non funzionano piu'- spiega -. Resteremo sotto il palco e staremo con la gente". Quanto al divieto di andare in tv, Grillo dice di preferire sempre la rete ma, afferma, "capisco che ci sia una fetta di elettorato che si informa con i canali tradizionali. Puo' essere che abbia sbagliato io".