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Politica
Tav, pronta lettera Ue all'Italia: a rischio 800 milioni
LaPresse

Tav: no comment Commissione Ue, ipotesi lettera a Italia

Nessun commento ufficiale della Commissione europea sul braccio di ferro nella maggioranza relativamente alla questione Tav. No comment anche sulle ipotesi circolate sulla stampa italiana rispetto a una serie di vie d'uscita che il governo starebbe cercando per superare l'impasse. Tuttavia, si apprende a Bruxelles, l'esecutivo Ue continua a sostenere la sua posizione sul tema, ribadendo l'importanza del progetto per l'Italia, per la Francia e per l'Europa. Ma circola l'ipotesi di una lettera che la Commissione sarebbe pronta a inviare a Roma per ribadire il punto. La missiva, si apprende, non e' partita. Almeno per oggi. La posizione di Bruxelles espressa nelle scorse settimane, secondo quanto trapela, non cambia: l'esecutivo Ue aveva sollecitato l'Italia al rispetto dell'accordo di finanziamento e aveva chiesto chiarimenti a Roma, sottolineando che "piu' passa il tempo, piu' e' alto il rischio" che la Commissione europea decida di tagliare i finanziamenti per la Tav riallocandoli ad altri progetti o che esiga dall'Italia la restituzione dei fondi gia' versati. L'eventuale 'no' alla Tav comporterà la violazione di due regolamenti Ue del 2013 e la perdita di circa 800 milioni di cui 300 milioni entro marzo e il resto successivamente.

Tav: vertice decisivo, si tratta ad oltranza fino a decisione

Il destino della Tav sara' deciso al massimo entro venerdi': stasera è iniziato un vertice che durerà finche' non si arrivera' a una sintesi condivisa. Una cosa e' certa, assicura il governo: l'obiettivo e' "prendere le decisioni migliori per il bene del Paese". "Il metodo e' trasparente. Ci siederemo intorno a un tavolo per prendere le decisioni migliori nell'interesse del Paese", spiega il premier, Giuseppe Conte, che ribadisce l'auspicio di chiudere al massimo "entro venerdi'. Speriamo di farcela stasera altrimenti andremo a oltranza. Il Paese attende una decisione", aggiunge. Qualcosa da chiedere ai vicepremier? "Nulla se non responsabilita'", spiega. Conte sottolinea che su questo punto il governo non rischia".

Anche il vicepremier, Luigi Di Maio, evidenzia che "sono delle ore decisive, con interlocuzioni politiche e tecniche anche alla luce delle diverse sensibilità. Il premier Conte si e' assunto la responsabilita' di dirimere la questione sulla base dell'analisi costi-benefici". Nel corso del question time alla Camera Di Maio aggiunge: "Ci interessa tutelare l'interesse nazionale e prendere le decisioni giuste per i cittadini". Anche il ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico e' d'accordo con Conte sul fatto che l'esecutivo non sia a rischio, ma "la soluzione che dobbiamo trovare deve soddisfare pienamente il nostro orientamento. La decisione sulla Tav - aggiunge - non deve essere ideologica ma deve fondarsi su un principio".

L'altro vicepremier, Matteo Salvini, dice di avere le idee chiare: "Ce' bisogno di infrastrutture. Io ragiono con tutti ma l'Italia deve andare avanti, non si puo' tornare indietro. Io ho le idee chiare, aspetto di confrontarmi con gli altri ma una decisione sarà presa entro venerdì", afferma. Pessimismo e' stato espresso dal sottosegretario agli Affari regionali Stefano Buffagni: "Sono sicuro, sicuro, sicuro che questa roba resterà ferma per altri anni". Il leader degli industriali, Vincenzo Boccia, torna a ribadire la sua posizione e mostra invece un cauto ottimismo: "Il nostro auspicio e' che si faccia perche' significa anche inquadrare la priorita' dei posti di lavoro. Dobbiamo dare atto a questo governo, nonostante le criticita' che abbiamo piu' volte sottolineato che sulle grandi questioni a partire dalla tap e dall'Ilva, poi e' sempre prevalsa una linea di interesse nazionale. Confidiamo che anche questa volta si faccia in questo modo", aggiunge Boccia.

 Ma il nodo ancora non sembra essere sciolto e qualche malessere sarebbe emerso anche nel vertice di ieri tanto da far diffondere delle voci di dimissioni del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Voci peraltro subito smentite. "Smentisco seccamente le fantasiose e ridicole ricostruzioni di stampa, condite con miei virgolettati totalmente inventati, in cui si sostiene che ieri avrei ventilato o minacciato le mie dimissioni a margine dell'incontro sul progetto Tav Torino-Lione. La discussione e' rimasta sempre su un piano di costruttivo e sereno confronto tra le parti", precisa Toninelli. Ancor prima anche Di Maio aveva parlato di "una fake news clamorosa. Voglio precisare una cosa durante tutti gli incontri di governo che si sono avuti finora non c'e' mai stata alcuna discussione accesa ne' alcuna polemica, ma solo una discussione tra persone leali", aveva detto in mattinata a Rtl.

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