Tosi: "Primarie del centrodestra. Renzi vince perché non ci siamo"
Nel centrodestra c'e' spazio politico per riprendere la guida del Paese, se Renzi ha vinto le Europee e' stato per abbandono dell'avversario: e' la sintesi con cui Flavio Tosi, sindaco di Verona, ha spiegato le ragioni della scommessa politica che sta perseguendo con la sua Fondazione. "Ho lanciato la formula delle primarie del centrodestra - ha spiegato - perche' occorre concordare un metodo per ricostruire quest'area politica. Le primarie sono meritocratiche, i cittadini scelgono, come dovrebbero poter fare anche per il Parlamento nazionale. Per questo in Forza Italia c'e' una forte componente che si oppone alle primarie, sono quelli entrati in Parlamento solo perche' Berlusconi gli ha regalato il posto. E naturalmente io mi candido alle primarie nazionali del centrodestra, anche se il Veneto sara' alle prossime regionali una cruciale sfida per il centrodestra". "Abbiamo un governatore uscente, Luca Zaia, che ha lavorato bene, e' giusto che si ricandidi lui", ha concluso.
Patto di Frascati? Ancora no. "Parlerei di un mezzo patto della Fraschetta...". Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, sintetizza cosi' i primi colloqui tra FI, Lega e Ncd per la ricostruzione di un'alleanza di centrodestra. "Credo che questo sia l'inizio di un percorso - ha spiegato alla 'Summer School' di Frascati dove ha partecipato a una tavola rotonda con Roberto Maroni, Gaetano Quagliariello e Giampiero D'Alia -. Le semplificazioni e i titoli da giornale mi divertono - ha affermato - e per questo potremmo dire che oggi c'e' un mezzo patto della Fraschetta? Ma se vogliamo essere seri, possiamo dire che oggi abbiamo iniziato un percorso, in cui credo molto. Io sono soddisfatto". Meno entusiasta Roberto Maroni, che comunque ha offerto la sua disponibilita' per replicare in altre regioni l'alleanza gia' al lavoro in Lombardia. "La posizione della Lega e' che la vicenda immigrazione rende di fatto impossibile fare accordi - ha detto - . Questa e' la posizione ufficiale della Lega che condivido, ma il problema si puo' risolvere, non dico facilmente ma do la mia disponibilita' a collaborare, a cooperare, a fare ogni sforzo perche' l'unione che c'e' in Lombardia possa essere esportata per le prossime elezioni regionali e per quelle politiche del 2018". Per Quagliariello, infine, tra FI, Lega e Ncd "non ci sono nemici. Ci sono forze politiche che ritengono che sia necessario costruire" un'alternativa alla sinistra del Pd.