"Tradimento"? Chi sono i "traditori" nel centrodestra?
Di Pietro Mancini
I sinonimi di "tradimento", attribuito da Marina Berlusconi ad Angelino Alfano, sono: voltafaccia, infedeltà, diserzione, inganno, imbroglio.
Evidenziando, prima, al suo ex leader e poi in Parlamento, le ragioni politiche del suo profondo dissenso, Alfano ha lasciato il primo partito del centrodestra, egemonizzato da Berlusconi padre, come 4 anni fa aveva fatto Fini.
Al "Corriere della Sera" il ministro dell'Interno ha spiegato che è stato il leader di Forza Italia, influenzato dai "falchi", ad archiviare la linea di "responsabilità nazionale", decisa dopo le elezioni politiche dello scorso anno e la rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale.
Vanno considerati, dunque, "traditori", "disertori" dei moderati e conservatori gli ex fedelissimi di Berlusconi, i vari Alfano, Cicchitto, Schifani, Bonaiuti, che hanno lasciato Forza Italia e l'ex Cav., fondando il NCD e sostenendo, con il PD e Scelta Civica, i governi di Letta e, oggi, di Renzi ?
Oppure quelli che hanno accantonato gli ideali e i valori, che ispirarono, sin dalla fondazione, 20 anni fa, Forza Italia, movimento moderato, non populista, mai aggressivo, nè lepenista, mai anti-europeista, minaccioso contro le istituzioni ed estremista, ma "forza tranquilla"-come Mitterrand definì il suo Ps-sono, invece, l'ex senatore Berlusconi e i suoi più stretti collaboratori ?