A- A+
Politica
Ue, anche FdI fa il tifo per Conte: "Un grande in bocca al lupo al premier"
(fonte Lapresse)

Ue, FdI: "Avanti su risorse a fondo perduto, non accetteremo altre soluzioni"

Riflettori puntati sul Consiglio europeo per la plenaria che dovrà diradare le nubi sul tanto atteso Recovery fund. Proprio mentre la serrata trattativa è in corso, è il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto a fissare la linea Maginot per arrivare a un accordo favorevole all’Italia. Interpellato da Affaritaliani.it, il parlamentare di FdI e membro della commissione Lavoro, è tranchant: “Altro che prestiti, Conte deve portare avanti la battaglia sulle risorse a fondo perduto. Questo solo può aiutare il Paese a risollevarsi”.

Rizzetto, la trattativa in Ue si sta rivelando difficile. Crede che il governo abbia sottovalutato un po’ le difficoltà che avrebbe dovuto affrontare?
Non ritengo il premier così poco accorto da non comprendere che la trattativa sarebbe stata sempre e solo in salita. Casomai, credo che Conte debba capire che fare una continua e perenne campagna elettorale ha senso in Italia e non in Europa. In Ue, i competitor che hanno messo spesso i bastoni tra le ruote al nostro Paese non hanno mai avuto nessun interesse elettorale rispetto a quello che Conte andava proclamando in questi mesi. Il presidente del Consiglio avrebbe dovuto prepararsi meglio a questo appuntamento e ascoltare anche quelle forze politiche che gli hanno detto: “Caro premier devi andare in Europa con la schiena dritta e battere i pugni sul tavolo”. Evidentemente, nel viaggio da Roma a Bruxelles ha sottovalutato la situazione.

In realtà, Conte non è affatto apparso morbido durante i negoziati. Al punto da potersi oggi dire “cautamente ottimista”.
E’ chiaro che Conte deve comportarsi così come si sta comportando. Mi meraviglierei se fosse accaduto il contrario. E, dunque, se si fosse alzato dal tavolo con un accordo al ribasso. Dopodiché io, da italiano, faccio tutti gli auguri e gli in bocca al lupo del caso al premier perché possa portare a casa un buon risultato. Anche se nutro forti timori.

Quali?
Temo che questa si rivelerà una trattativa al ribasso per l’Italia. Ho l’impressione, infatti, che gli olandesi non siano così isolati. Ho paura, quindi, che alla fine l’esito non sarà quello che Conte aveva dichiarato mesi fa, a cominciare dalle cifre.

A proposito di cifre, il punto di caduta, con molta probabilità, non sarà 500 miliardi di grant. Caleranno le risorse a fondo perduto e aumenteranno i prestiti. Questi prestiti potrebbero essere più convenienti di quelli del Mes, secondo lei?
Siamo in mezzo al guado. E’ chiaro che se diminuiscono i sussidi, fare prestiti, qualunque essi siano, finirebbe con l’appesantire il nostro debito pubblico. Senza contare gli interessi da stabilire, inoltre, c’è anche il Meccanismo europeo di stabilità. Neanche questo va tralasciato.

Quindi, quale sarebbe la soluzione?
La risposta migliore potrebbe essere ancora oggi la Bce. Attraverso una politica interessante di prestiti con interessi calmierati sarebbe la terza via che ci metterebbe in salvo sia dall’aumento del debito che da condizionalità molto pesanti e vincolanti da parte del Meccanismo europeo di stabilità.

Con quale risultato, insomma, Conte tornerebbe in Italia da vincitore?
Credo che Conte debba portare avanti la battaglia sulle risorse a fondo perduto. Per quanto ci riguarda non accetteremmo altre soluzioni. Occorrono risorse immediate, da dare subito soprattutto a chi crea e mantiene i posti di lavoro. Anche perché non è accettabile alcuna forma di controllo su misure e riforme dell’Italia da parte dei Paesi frugali.

Lo spauracchio della troika uscirebbe dalla porta del Mes per rientrare dalla finestra del Recovery fund. E’ questo il timore?
Il controllo sarebbe non in seno alla Commissione europea, ma in senso all’Eurogruppo il cui presidente è il ministro delle Finanze di un Paese frugale come l’Irlanda. Insomma, misure come Quota Cento, in ogni caso, vanno mantenute. Siamo uno Stato sovrano. Anche perché c’è un aspetto non secondario da tenere bene a mente.

Cioè?
Gli Stati membri che ci stanno mettendo i bastoni tra le ruote sono gli stessi che potrebbero guarda caso avvantaggiarsi rispetto a una migrazione fiscale da parte di molte nostre aziende presso i loro paradisi fiscali. Temo che ci sia qualcuno che scommette sul fallimento dell’Italia proprio in termini di speculazione.

Da una parte si è registrata l’apertura di Orban, ma dall’altra non pensa che sulla linea dura dell’olandese Rutte stia pesando la pressione dei sovranisti olandesi e, quindi, il voto che si avvicina?
Tralascio ogni tipo di denominazione e bandiera politica. Orban ha fatto un discorso di buon senso. Ha detto qualcosa che ci aiuterà nella trattativa. E chiaro, quindi, che chi governerà prossimamente il Paese ne terrà conto.

Nel frattempo, però, in Italia le risorse servono oggi. Il Paese non può aspettare a lungo. Lo scambio tra Laura Castelli e i ristoratori ne è la prova. A tal proposito, che idea si è fatto dell’uscita del viceministro dell’Economia?
Castelli farebbe fatica a gestire un’ assemblea condominio, figuriamoci se può occuparsi delle dinamiche di un ristorante.

Commenti
    Tags:
    uerecovery fundfdicontemes





    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda la gallery

    Affari in rete

    
    in vetrina
    Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"

    Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"


    motori
    Smart Concept #5 rivoluziona il concetto dei SUV di medie dimensioni

    Smart Concept #5 rivoluziona il concetto dei SUV di medie dimensioni

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.