Verdini? Stangato ora che fa stare in piedi il governo Renzi - Affaritaliani.it

Politica

Verdini? Stangato ora che fa stare in piedi il governo Renzi

di Pietro Mancini
 
"Quando c'è il rischio di inondazioni-ha scritto, ieri, sul "Corriere della Sera", Angelo Panebianco -si spera, sempre, che l'unica diga disponibile regga". E, dunque, secondo la chiara  analisi del professore bolognese, una parte consistente degli elettori, che votavano per il centrodestra, daranno fiducia a Matteo Renzi- che ha militato nel movimento giovanile dello scudocrociato-per le stesse ragioni per cui, un tempo, esprimevano i loro consensi al partito di Aldo Moro e Giulio Andreotti.
 
33 anni dopo, viene, dunque, confutata l'ipotesi prospettata, in un raro sprazzo di ottimismo, da uno dei più lucidi, e pessimisti, giornalisti italiani, don Luigi Pintor (1925-2003), che titolò "Non moriremo democristiani !" un suo commento, sul "Manifesto". Il gruppo e il giornale furono fondati dopo l'espulsione di Pintor dal PCI, con Rossana Rossanda e Lucio Magri.
 
Se Pintor, come direbbe Antonio Di Pietro, non ci ha azzeccato, speriamo che gli italiani, e soprattutto i romani, non siano destinati a morire post-missini, o addirittura post-fascistoni, come teme Silvio Berlusconi. Con 23 anni di ritardo, peraltro, rispetto alla decisione dell'allora giovane Cavaliere di "sdoganare" il MSI di Gianfranco Fini, alla vigilia del duello per la poltrona di Sindaco di Roma tra Francesco Rutelli, che vinse, e il delfino di Giorgio Almirante, fascista mai pentito, poi alleato, per 17 anni, del proprietario di Mediaset.
 
Quanto alla stangata, inflitta dai giudici a Denis Verdini, pe il senatore, leader di ALA, come per Pasqualino Esposito, vale il principio, che uno dei Padri Costituenti, il sen.Pietro Mancini chiese di introdurre, in una versione ancora più garantista, nella Costituzione : cioè considerare gli imputati  non colpevoli sino alla pronuncia, definitiva, della Corte di Cassazione....
 
Giulio Andreotti diceva : a pensa male si fa peccato, ma speso ci si azzecca...
 Non si può, pertanto, non rilevare che la condanna a Verdini arrivi adesso che i voti dei parlamentari, a lui vicini, sono determinanti per consentire la navigazione di un esecutivo, presieduto da un premier, autenticamente,  riformista, Matteo Renzi.