Zaia rimette in riga il sindaco Tosi

"Ancora non ho ricevuto nessuna lettera. E sinceramente questa non è la mia preoccupazione. Leggerò il testo e rigetterò al mittente ogni forma di posta di questo genere". Lo sottolinea il presidente del Veneto, Luca Zaia tornando a commentare la lettera inviata a una dozzina di militanti del Carroccio da parte del segretario veneto, Flavio Tosi.
"Penso che Flavio Tosi - ha proseguito Zaia - sia una persona intelligente, che non può avvallare un sistema nel quale non si possa dire quello che si pensa. Un discorso sono le offese, i danni che si possono fare al partito, sui quali bisogna intervenire, altro è il dibattito che ci deve essere, che in un partito di così tanti militanti deve essere sereno. E magari far nascere anche un confronto. Tutto si deve fare alla luce del sole e con estrema serenità.Dirò di più, Flavio Tosi in questi anni ha potuto esternare quello che voleva", ha concluso.
"Sono stato io - ha raccontato il governatore del Veneto - ad intervenire nel Consiglio federale, l`anno scorso, perché volevano commissariare Verona per le esternazioni del sindaco. Io sono intervenuto e si è bloccato tutto. Prova ne sia che Flavio Tosi mi ha chiamato per ringraziarmi".
"Quindi - ha fatto sapere Zaia con una celebre citazione - io continuo a dire: non condivido le tue idee, ma difenderò fino in fondo il fatto che tu possa esprimerle. Quando mi hanno parlato della storia delle lettere ha pensato: mi farò accompagnare dai genitori, la prossima volta che succederà qualcosa del genere. E poi ho pensato: chi scrive una lettera è un po` come farsi la pipì addosso; senti il caldo, un gran sollievo, ma tutti quelli che sono attorno non capiscono perché lo senti solo tu".
Per Zaia le questioni sono altre: "Io direi che abbiamo ben altri problemi di cui occuparci, guardiamo avanti che è meglio.
In conclusione, ripeto: ho altri pensieri che aspettare il postino, se arriva o meno".
Sulle affermazioni del pro sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini di appoggio a Tosi, Zaia ha risposto: "Gentilini per noi è un padre nobile, per cui tutto quello che dice noi lo diamo per approvato. Del resto, che lo dica un grande esternatore come Gentilini ci dà tranquillità".
Mentre sulle affermazioni di Roberto Maroni, secondo cui 'queste turbolenze devono finire', Zaia ha sottolineato: "Maroni ha ragione, è una persona di equilibrio e pragmatica e sa benissimo che il partito è lacerato dalle polemiche, ma nel quale tutti noi dobbiamo lavorare per ricomporre l'equilibraio, con un dibattito sostenibile, che sicuramente non è quello delle lettere da mandare a casa per un richiamo".