A.S. Bari
declino inclemente
"La decisione della Giunta comunale di dar mandato all'ufficio Avvocatura di assumere ogni iniziativa giudiziaria, compresa l'istanza di fallimento, alfine di recuperare il credito vantato dal Comune di Bari nei confronti dell'AS Bari, fa parte del personaggio Emiliano..., ora sdoppiatosi con il meno noto cugino Marco.
Cugino che meno di 48 fa, ha guadagnato i titoli dei nostri quotidiani gettando benzina sul fuoco delle difficoltà della squadra di calcio della città di Bari che, come tante altre cose (S. Nicola, La Cattedrale, la Fiera del Levante), appartiene alla città, alla sua storia prima che ai Matarrese, e che va salvaguardata senza se e senza ma.
Fermo restando che sarebbe ora che la Corte dei Conti guardasse alle vicende del Comune e non solo ai rapporti decennali con l'AS Bari, come beffardamente richiesto dal consigliere Marco, cosa che potrebbe produrre guai al cugino più noto, ci pare che il risveglio sia tardivo...quasi che i si volesse partecipare alla spartizione dei vestiti del morto.
Da presidente dell'Associazione Maglia Biancorossa, che riconosce meriti e demeriti di chi ha gestito per quasi 40 anni la società e che, come tanti tifosi auspica un rapido passaggio di testimone, mi sarei atteso dal Comune (indimenticabile nella vicenda Barton) una presenza più attiva e meno faziosa, ad esempio, nella vicenda che ha coinvolto alcuni atleti.

Alla nostra Associazione non è stata consentita la costituzione come parte civile perchè il nostro atto costitutivo era successivo ai fatti incriminati, ma il Comune di Bari, per il danno grave d'immagine, lo avrebbe potuto fare.
Palazzo di Città ha dato la sensazione - spero solo quella- di aver goduto per i guai calcistici e per la così detta "responsabilità oggettiva"(norma antiquata ed arcaica) che ha gravato la situazione debitoria dell' AS Bari con il minor valore del suo parco atleti e con i punti di penalizzazione.
Il Bari Calcio parte lesa per la legge dello stato, responsabile per la FIGC, è stato chiamato anche a rispondere dei ritardi nei pagamenti di atleti che avevano venduto le partite! Nessuno ha difeso l'onore della città, neanche in questi giorni con la vicenda Caputo a cui è stata comminata una squalifica di un anno, il doppio di quanto applicato per la stessa accusa ad altri atleti di Club del centro Nord .

La decisione di oggi - da dilettanti allo sbaraglio che non conoscono le norme della FIGC e la differenza tra Legislazione Sportiva e Diritto Civile e societario- servirà solo a spaventare allontanando per sempre chiunque abbia pensato per un solo attimo di avvicinarsi al Bari.
L'ipotetico e possibile fallimento non lascerà il Bari in serie B( come dicono gli stessi dilettanti), non porterà un nuovo acquirente e non porterà un euro nelle casse del Comune perchè, a parte i costi in pre deduzione, ci sono i creditori privilegiati che- prima del Comune - vanno salvaguardati e che sono i calciatori, in dipendenti e il Ministero delle Finanze. Al Comune- ma questo sarà uno dei tanti problemi che lascerà in eredità il buon Emiliano- non resterà un euro bucato ma solo uno stadio vuoto...abbandonato, senza petali, ed anche il calcio come il resto dello sport barese finirà in serie C...D..Z.. come il resto dello sport cittadino, vivicittà...ecc...!! "
Mimmo Magistro
Presidente Associazione Maglia Biancorossa