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PugliaItalia
Addio a Mennitti Un sindaco di rango

di Antonio V. Gelormini

Nel periodo più difficile della cronaca politica quotidiana, il contrasto degli eventi dà una scossa emotiva a Brindisi e raccoglie la città attorno al ricordo impeccabile e al trapasso fatale, per certi versi già annunciato, di un sindaco di rango come Domenico Mennitti.

"Brindisi perde un pezzo della sua storia politica", titola Brindisireport. Uomo di destra, ma dal temperamento libero e indipendente. Testimonianza-esempio, tra le tante, la sua dichiarata avversione al progetto del rigassificatore a Brindisi, presa di posizione per nulla in linea con gli intendimenti del partito che aveva contribuito a fondare e con lo stesso Berlusconi, sull’asse italo-britannico. A lui si deve l'inaugurazione di un gioiello come il Teatro Verdi, il trasferimento dell’Università a Brindisi, il recupero di Palazzo Granafei Nervegna, dove tra volle fosse trasferito proprio l’ufficio del sindaco.

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Consales
 

''Con la morte di Mennitti, Brindisi perde un personaggio politico di primissimo piano. Il suo grande carisma ha prodotto risultati benefici per la comunità brindisina. Io perdo un carissimo amico''. Lo dice il sindaco di Brindisi, Massimo Consales, esprimendo cordoglio per la morte dell'ex primo cittadino. ''Ho iniziato a scrivere sulla 'Gazzetta di Brindisi' nel 1977, avevo 18 anni e lui era direttore - aggiunge - Sempre con lui ho lavorato nella prima emittente radiofonica brindisina 'Radiovideo Brindisi' e ho collaborato con lui anche quando ha diretto il quotidiano Roma. Lui era consapevole della nostra diversità di vedute dal punto di vista politico, ma quando è stato sindaco di Brindisi mi ha scelto come suo capo della comunicazione, pur sapendo che la pensavo diversamente da lui. Questa è la cosa più bella della nostra amicizia e dà un'idea dello spessore politico e umano di Mennitti''.

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"Ho appreso con profondo dolore la notizia della scomparsa di Domenico Mennitti. Mennitti, che proveniva da una storia importante di destra democratica, fu tra i primi a credere nel progetto di Forza Italia, nel 1994, quando molti, soprattutto fra i politici come lui, irridevano o osteggiavano il nostro tentativo di cambiare il Paese". Così in una nota il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Lo ricordo al mio fianco come Coordinatore nazionale di Forza Italia nel primo periodo della nostra attività: ci portò il valore della sua esperienza, la finezza della sua cultura, ma soprattutto la sua inesauribile fede nella libertà. Ci mancherà – scrive l’ex premier – un uomo libero, che prima di tanti altri comprese la crisi dei partiti tradizionali e la necessità di cambiare a fondo il modo di fare politica".

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“La scomparsa di Mimmo Mennitti è una notizia che ci riempie di tristezza e di commozione", ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. "Abbiamo imparato a conoscerlo come un intellettuale vero, raffinato e curioso. Lo abbiamo apprezzato come politico coerente e di grande rigore morale. E’ stato un Sindaco davvero innamorato della sua città, Brindisi. E’ stato un umo con la schiena dritta, eppure sempre mite e gentile nei modi. Per me è stato l’avversario da cui imparare, l’avversario che non diventa mai nemico. Rendiamo a Mimmo Mennitti il tributo che si deve alle persone buone e giuste”.

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"Domenico Mennitti merita un ricordo affettuoso e grato. Ne serberemo a lungo la memoria di animatore di buona politica e di sfide culturali innovative e anticipatrici". Lo afferma in una nota Raffaele Fitto di Forza Italia. "Il suo impegno nel Parlamento italiano e in quello europeo, l'esperienza della destra italiana e poi la nascita di Forza Italia, che aveva sempre concepito come contenitore aperto a provenienze e culture diverse; l’officina culturale di Ideazione (la rivista da lui fondata); l’attività di ottima amministrazione a Brindisi: tutta la sua vita è stata spesa per un’idea alta della politica, animata da una vera apertura culturale".

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"La scomparsa di Domenico Mennitti ci rattrista molto. Ma il ricordo del suo coraggio e della sua coerenza nelle scelte come amministratore della città di Brindisi e nella sua attività come parlamentare in Italia e in Europa, insieme a quello del suo limpido esempio di come si può fare buona politica mettendo al servizio della comunità le proprie competenze, la propria passione civile e le proprie sensibilità culturali, non ci lasceranno mai", ricorda Luigi d'Ambrosio Lettieri, coordinatore FI Bari. "Rivolgo alla sua famiglia un pensiero di grande vicinanza e partecipazione in questo momento di profondo dolore".

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"Domenico Mennitti è stato un grande uomo e un grande politico", ripete il senatore Pietro Iurlaro (FI), "Capace di rilanciare l’immagine di una Città ferita e l’immagine stessa della politica e dei politici. Autorevole e, a volte, autoritario ha dimostrato che non serve essere simpatici a tutti i costi per essere un valido amministratore. Il più valido di tutti, ho idea, a queste latitudini. Riposa in pace, Onorevole Sindaco. E grazie di tutto".


 
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"Sono tristissimo e il mio pensiero è fisso su Brindisi e sui tanti ricordi che si accavallano e si incrciano con la nostalgia", è il primo commento di Angelo Maria Perrino, direttore di Affaritaliani.it, "Mimmo era molto amico, mio e di famiglia. Era devoto di mio zio, Mons. Giacomo Perrino, suo professore. Mimmo Mennitti, senza dubbio, era una bella intelligenza politica".

Domenico Mennitti, ex sindaco di Brindisi (2004 - 2011), è stata figura di primo piano della Destra nazionale, nel Movimento Sociale Italiano prima e in Forza Italia poi. Mennitti aveva 75 anni. Quasi a metà della seconda consiliatura, nell’agosto del 2011 aveva lasciato il governo della città per motivi di salute. La camera ardente, fa sapere il sindaco Consales, sarà allestita nella sala di Palazzo Nervegna, che ospita il capitello della colonna terminale della via Appia, ''il monumento più importante della città''. I funerali solenni saranno celebrati alle 15.30 in Cattedrale.

(gelormini@affaritaliani.it)

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