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Ancora un morto all'Ilva, Emiliano: 'La nostra pazienza è finita!'

Ennesimo incidente sul lavoro all'Ilva di Taranto, dove Giacomo Campo - un operaio di 24 anni dipendente della Steel Service, una delle tante ditte ditte esterne che operano all’interno dello stabilimento Ilva di Taranto - è rimasto investito, per causa ufficialmente ancora da chiarire, dal carrello proveniente da un nastro trasportatore che lo ha ucciso.

Ilva fuoco fusione
 

Dalle prime ricostruzioni pare che il 24enne avesse da poco cominciato il proprio turno di lavoro nel reparto AFO4 e pare che il nastro fosse stato fermato poche ore prima a causa di un malfunzionamento. Complicatissime le operazioni per rimuovere il corpo del giovane rimasto incastrato nel tamburo del nastro.

"La nostra pazienza è finita. La fabbrica è troppo vecchia e insicura", ha tuonato dalla sua pagina Facebook Michele Emiliano, "Ci ha portato ancora una volta via un giovane di soli 25 anni. Il dolore della Puglia diventa rabbia incontenibile".

"La nostra voce non arriva alle orecchie di chi ha il dovere di ascoltarla", aggiunge il Presidente della Regione Puglia, "La vergogna ricada su chi ha impedito per legge alla Magistratura di pretendere la messa in sicurezza dello stabilimento con legge dello Stato. La stessa vergogna ricada su coloro che consentono per legge il funzionamento della fabbrica che uccide i tarantini con il suo inquinamento".

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"La Regione Puglia - conclude il post di Emiliano - con i suoi avvocati chiederà alla magistratura di Taranto di rimettere alla Corte Costituzionale la questione di costituzionalità dei decreti Salva-Ilva che appaiono oggi platealmente illegittimi".

"La morte dell'operaio Giacomo Campo mi addolora profondamente. Mi stringo ai suoi cari e alla sua comunità" ha invece dichiarato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

"Una tragedia" dichiara la viceministro Teresa Bellanova da Taranto, dove si è immediatamente recata dopo aver appreso la notizia, e da dove è in comunicazione con il Presidente Matteo Renzi, che ha chiesto di essere costantemente informato. "C'è urgentissima necessità di comprendere come sia potuta accadere questa tragedia e per quali cause il nastro trasportatore abbia ceduto. In questa direzione siamo già impegnati con i vertici dell'azienda. Mi auguro che dinanzi a un evento così drammatico e lacerante e che falcia una vita così giovane, nessuno, ripeto nessuno, voglia accomodarsi al tavolo degli opportunismi di qualsiasi natura".

"Ancora un morto in Ilva. Ancora una volta siamo costretti a registrare l'ennesimo incidente che spezza una giovane vita", sottolinea in una nota il deputato di Gianfranco Chiarelli (CoR), "Ora ci sarà l'inchiesta di rito, forse si individueranno delle responsabilità, ma nessuno ridarà alla famiglia un figlio. La realtà è che lo stabilimento continua a macinare debiti su debiti, è ormai fuori dal mercato, e produce ancora inquinamento e morte". Secondo Chiarelli: "E' giunto il momento che il governo assuma decisioni serie, dopo aver temporeggiato con provvedimenti che sono serviti solo a prendere tempo". 

Angelo Bonelli dei Verdi: “E’ morto un altro giovane operaio dell’Ilva. Intollerabile tributo di vite umane nella città di Taranto. Che profonda tristezza“.

(gelormini@affaritaliani.it)

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