Bif&st, l'humor british di Frears:
'La politica da voi è più vivace'

“My Beautiful Laundrette”, “Le relazioni pericolose”, “Alta fedeltà” e “The Queen - La regina” sono solo alcune delle pietre miliari nel cammino cinematografico di Stephen Arthur Frears, emblema del cinema più tipicamente inglese. Colori che sfruttano la discrasia tra il grigiore della metropoli ed il calore della campagna inglese, tempi che ricalcano la metodicità teatrale di riferimento shakespeariano, dialoghi che incarnano la naturale tendenza britannica all’ironia e alla provocazione delle istituzioni (la monarchia, ad esempio), storie che rappresentano l’analisi delle regole di forma nei microcosmi di paese e della loro conseguente rottura e superamento (come nel caso di “Tamara Drewe - Tradimenti all'inglese”).
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Il regista, accolto da un impaziente Bari International Film&Tv Festival, spiega partendo “dall’importanza assoluta ed incontrovertibile della storia” il perché i suoi film siano così diversi tra loro. “Prima viene la storia, prima vengono gli sceneggiatori” e solo dopo, secondo Frears, è il momento del regista: una sorta di rapsodo moderno, al quale spetta cucire il tutto e metterlo, infine, in scena, “nella maniera più onesta possibile”. Senza dimenticare l’importanza del volto che porta sullo schermo la storia: come nel caso di Daniel Day Lewis, “capace di dare dignità e luce a My Beautiful Laundrette”, o di Helen Mirren, “donna in grado di restituire un senso naturale di soggezione, proprio come nel caso della Regina stessa”.
Aperto anche all’ipotesi di girare un film, che abbia come protagonista la terra pugliese, “sempre vi sia una solida storia e scritta in inglese”, Frears non manca di fare anche una riflessione sull’attuale situazione politica italiana: “Certamente una situazione non semplice, ma avete un segno di rottura come Beppe Grillo. Da noi la Politica non è così vivace”.
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Il regista riceverà il Federico Fellini Platinum Award for cinematic excellence, perché “uno dei più grandi registi europei e internazionali, fortemente attivo sulla scena mondiale”. Le motivazioni al premio all’autore inglese date dal Bif&st: “Questo autore ha realizzato in maniera costante una serie di lavori in grado di spaziare dalla commedia al dramma, affrontando storie originali e avvincenti, spesso sfidando se stesso ad un grande eclettismo in grado di affrontare tematiche personali ed esistenziali così come questioni di carattere generale legate alla società, alla politica, al razzismo, al confronto fra classi, al retaggio culturale e letterario di grandi romanzi contemporanei e del passato. Il Premio Fellini viene assegnato a d un regista brillante e lungimirante che in Gran Bretagna e all’estero ha fatto del suo cinema un mezzo di scoperta, di conoscenza, di divertimento utilizzato con talento, curiosità, compassione e umorismo: Stephen Frears”.