D'Ambrosio Lettieri (FI): "Spaleremo il fango di Emilano"
“Credo che tra un po’ Bari non potrà far a meno dell’ausilio prezioso di uno spalatore. Non di neve, ma di fango. È necessario, infatti, con tutto quello che il funambolico sindaco di Bari - fortunatamente ancora per poco - sta spargendo nel disperato tentativo di distogliere l’attenzione dei baresi dalle rovine prodotte dalla sua scellerata e ambigua gestione politico-amministrativa che solo lui e i suoi sodali si ostinano a dipingere di rosa", lo afferma in una nota Luigi D'Ambrosio Lettieri (coordinatore cittadino FI Bari)
"È evidente anche a un bambino come l’attacco all’ex manager di Aeroporti di Puglia Di Paola, una persona perbene, sia legata alla sua decisione di candidarsi sindaco e strumentale unicamente alla demolizione della sua candidatura perché la competenza, l’umiltà, l’onestà fanno paura a chi ha tradito i suoi mandati elettorali gestendo la cosa pubblica pro domo sua e costruendo il consenso attraverso il foraggiamento di interessi di parte macroscopici quanto ben dissimulati come bene collettivo a forza di spot".
"Chi non è degno di rivestire un ruolo come quello del Sindaco - aggiunge d'Ambrosio Lettieri - non è certo Di Paola, ma chi, come Emiliano, sta avvelenando i pozzi di una campagna elettorale che dovrebbe misurarsi, anche con toni forti, ma sempre veritieri, sulle proposte in campo per la città e l'intera comunità barese".
"Sentir parlare un tale campione di conflitto di interessi farebbe ridere se non fosse che a forza di slogan questa città si è svegliata un bel giorno - nonostante richieste reiterate di trasparenza e denunce pubbliche da parte del centrodestra – seppellita sotto una montagna di fallimenti, sprechi e incompiute".

"È alla gestione Emiliano, prima e seconda, che si devono le serrande abbassate di centinaia di esercizi commerciali, lasciati soli nel periodo più buio, la desertificazione della zona industriale lasciata in balia del nulla cosmico di una visione miope e molto parziale dello sviluppo della città, la chiusura dei Teatri e la morte della Cultura che non ha neanche un assessore ad hoc, l’agonia del Petruzzelli, il disastro in cui sono stati lasciati ad operare gli uffici giudiziari, la perdita dei fondi per il nuovo carcere mentre quello attuale scoppia, l’imbruttimento delle periferie, la decadenza di tutto il borgo murattiano, la splendida solitudine dei due tratti di lungomare, da nord a sud, le strade, le piazze e i giardini sporchi, i cantieri sempre aperti in una eterna attesa, gli improponibili progetti Fuksas, il pasticcio di Punta Perotti, le municipalizzate senza controllo e i fiori all’occhiello appassiti come la Fiera del levante e il Porto di Bari".
"Fa specie che oggi Emiliano si avventi su Di Paola, giocando tra l’altro la parte di Alice nel paese delle meraviglie, mentre Bari è un colabrodo: perde posti di lavoro e credibilità. Ma finirà presto. Tra meno di cinque mesi Bari sarà restituita alla sua dignità e alla rinascita che merita".
(gelormini@affaritaliani.it)