Di Paola, sprint finale con gli alleati
San Ferdinando la piazza storica
di Antonio V. Gelormini
Raffaele Fitto arriva nel pomeriggio, anche per il tuor da capolista Forza Italia Area Sud per le Elezioni Europee, mentre la chiusura della campagna elettorale di Mimmo Di Paola, insieme a tutti gli alleati nella corsa verso Palazzo di Città e i cinque Municipi di Bari, è fissata nello storico spazio del centrodestra barese: la centralissima piazza San Ferdinando alle ore 19,30 .
E' stato tranchant, Mimmo Di Paola, negli ultimi giorni di campagna elettorale: “La mia strada di uomo pubblico finisce al Comune, io non voglio diventare Onorevole. Lavorerò solo per la mia Città in questi anni”.
E in giro per i Municipi, i quartieri vasti che fino a poche settimane fa erano le vecchie Circoscrizioni, insieme a Filippo Melchiorre (FdI), ha continuato a ripetere: “I 41 comuni della città metropolitana saranno una risorsa per Bari. Mettere insieme tutti questi territori significherà "essere costretti"ad essere una capitale”.

Per cui, “Obiettivo prioritario sarà un sistema di trasporti efficiente. Ci vuole un progetto. Attraverso l'ufficio Europa lo negozierò per Bari e lo inserirò in un progetto di interesse economico generale, ovvero un progetto di sviluppo economico che offra una opportunità di lavoro anche agli extracomunitari. Anche perché “Il SIEG, sistema di interesse economico generale, beneficia di una corsia preferenziale nei processi autorizzativi e di finanziamento”.
E a proposito di trasporti aveva aggiunto: “I trasporti vanno affrontati in una visione sistemica. C'è l'esigenza di far funzionare bene l'Amtab. Per le altre municipalizzate immagino un'unica multi-utility. La privatizzazione? Solo se sarà opportuna”.
Particolare attenzione riservata anche ai progetti sulla rigenerazione urbana, che per Di Paola “valgono solo se inseriti in un progetto di internazionalizzazione della città stessa”. Poi “Occorrerà ridiscutere i vincoli regionali sull'urbanistica, che sono troppo rigidi. Li immagino più semplici nelle procedure comunali di autorizzazione”.
E bisognerà anche “Rivedere il piano urbanistico generale. Sottoscrivo le caratteristiche di merito e competenze da richiedere a chi si dovrà occupare di grandi progetti e di infrastrutture. E mi impegno sul mio onore ad avere merito e competenza nella mia amministrazione”.
E c'è stato spazio anche per parlare di ASI - Aree di Sviluppo Industriale: “Il problema da risolvere, per farla funzionare al meglio, sarà quello di sottrarla alla politica. La gestione deve essere una gestione fatta di addetti a lavori, imprenditori. Occorre superare l'attuale composizione dell'Asi con i distretti produttivi, ma questi devono essere fattori di attrazione di investimenti, che richiedono buona accessibilità, sistema di semplificazione di autorizzazioni, facilitazioni finanziarie. Se non avremo presente questa dimensione, il rischio che qualsiasi piano industriale vada vanificato diventa altissimo”.
(gelormini@affaritaliani.it)
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