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Emiliano-Boccia si rinsalda l'asse. Taranto in silenzio a Pal. Chigi il 3 dic.

Si rinsalda l'asse pugliese tra Michele Emiliano e Francesco Boccia sulla vicenda della mancata approvazione in Commissione Bilancio, di cui Boccia è presidente, delle risorse straordinarie da destinare a Taranto martoriata dalle impennate degli indici epidemiologici: causa presunta il danno ambientale provacato dall'Ilva e dall'utilizzo del carbone in acciaieria.

Emiliano Boccia Tobias Piller
 

L'uno-due arriva dalla Puglia al Governo, sia sul fronte politico che su quello tecnico, dai due esponenti istituzionali nel bel mezzo di un'affannosa "arrampicata sugli specchi" dopo l'ulteriore ferita inferta alla città ionica dal diniego arrivato dalla Commissione Bilancio, nonostante le rassicurazioni precedenti e successive del ministro Beatrice Lorenzin e di altri ministri e sottosegretari.

Persino il Premier, per provare a sedare le reazioni trasversali scatenatesi dopo l'esito della votazione in Commissione, ha dovuto far ricorso all'ipotesi recupero in Senato: contraddicendo l'intera campagna referendaria condotta all'insegna dell'abolizione del bicameralismo paritario.

A Taranto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel ricordare le vittime da disastro ambientalepresentando insieme al consigliere regionale Gianni Liviano  il lavoro finora svolto, in preparazione della Legge regionale speciale per Taranto, ha dichiarato: “Oggi finisce il commissariamento di Taranto da parte del Governo di Roma”.

2016 11 28 presentazione legge regionale speciale taranto 2
 

Lo ha fatto ricordando che lo scorso 4 agosto l’esecutivo regionale deliberò di istituire un gruppo di lavoro, costituito dai direttori di Dipartimento regionali, delle Autorità di gestione dei fondi Fesr, Fse e Feasr, dai direttori delle Agenzie strategiche regionali, dai rappresentanti regionali al tavolo tecnico Cis, dai consiglieri regionali eletti in provincia di Taranto, e di dare mandato al consigliere Gianni Liviano quale coordinatore, per la redazione di un testo di legge relativo allo sviluppo del territorio di Taranto.

Emiliano ha poi precisato che: “La legge speciale per Taranto non promette miracoli. Non stiamo parlando solo di stanziamenti o di idee che cambieranno il futuro come se fossero  una bacchetta magica. Ma di scrivere in modo partecipato la legge con tutti i tarantini, in modo tale che i cittadini possano controllare se le istituzioni fanno o non fanno ciò che è scritto. E soprattutto per dare una spina dorsale robusta alle ambizioni, alle aspirazioni e ai meriti di questa provincia, che non è fatta solo di guai, ma che è fatta di tante persone con grandi qualità professionali, con buone idee, con cultura, con creatività”.

“Questa legge - ha aggiunto -  è fatta certamente “in casa”, non è fatta per chi aspetta che ci vengano a salvare da Roma. Perché si è visto che quando aspettiamo “loro”, spesso e volentieri non rispondono neppure al telefono".

"La legge è un gesto di intelligenza, di solidarietà di tutta la Puglia nei confronti di Taranto, che in questo momento costituisce la priorità numero uno. Ma ci sono anche i punti di forza che ci hanno convinto a fare la legge su Taranto: oggi al Porto mi sono reso ancor più conto del potenziale industriale di questa città, che se lasciato a sé stesso rischia di avvelenare la popolazione e che se invece viene piegato alle nuove tecnologie, al rispetto dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro e legato alle prospettive dell’Università può mettere in equilibrio la situazione, restituendo alla provincia ciò che negli anni l’Italia ha portato via da qui: la salute, occasioni di lavoro, la cultura e soprattutto la serenità e la certezza del futuro”. 

2016 11 28 presentazione legge regionale speciale taranto 3
 

“Questa legge -  ha concluso - non fa miracoli, ma scrive il piano delle certezze per il futuro di questo territorio. E si inserisce nella filiera tra Governo, Regione, Provincia e Comune per realizzare tutte le azioni necessarie e soprattutto per ridare la parola ai cittadini”.

“Sostenere l’accelerazione di processi di riposizionamento economico e produttivo, sociale e culturale della città di Taranto, in assenza di elementi portanti che hanno costituito il prodromo del successo di tante città internazionali nel cambiamento - ha spiegato il consigliere regionale Gianni Liviano - è un obiettivo ineludibile per l’equilibrio dello sviluppo dell’intera regione". 

Che poi ha sottolineato: "Una legge “speciale” per Taranto dà atto di queste condizioni di partenza che vanno oltre i normali disequilibri tra aree della nostra regione. E’ un ulteriore tassello che si aggiunge ad un più complesso puzzle che stiamo cercando di completare per rilanciare Taranto valorizzandone peculiarità e potenzialità e per questo ringrazio il presidente  Emiliano e la giunta di aver condiviso la proposta di valorizzare  una legge speciale per Taranto, che ha l’obiettivo strategico di consentire alla nostra città di riappropriarsi dello spirito identitario del territorio e cancellare, così, il marchio Ilva per riconvertire l’economia tarantina partendo proprio dalle infrastrutture". 

"Con la legge su Taranto - ha concluso Liviano - diventiamo il primo laboratorio di sperimentazione della legge  sulla Partecipazione appena approvata dalla giunta regionale. Un ulteriore  stimolo, questo, a lavorare con più intensità per la nostra città”.

Dopodicché è partita l'offensiva "tranquilla e silenziosa" verso Roma, che si apre con una dichiarazione di Emiliano a commento delle rassicurazioni governative: "Verifico che quanto ho spiegato al presidente Renzi durante la cosiddetta "rifirma del Patto per Taranto" gli è nuovamente sfuggito. Rifacciamo i conti: gli 850 milioni del Contratto istituzionale per Taranto riguardano essenzialmente interventi programmati a valere su fondi regionali FAS 2000/2006 e FSC 2007/2013 e quindi precedenti all'insediamento dell'attuale governo".

"Il presidente del Consiglio - precisa - parla di circa 1,6 miliardi per Taranto. Pertanto suppongo che gli ulteriori 750 milioni di euro siano da ricondurre ad interventi per la cosiddetta riambientalizzazione di Taranto, e su questo la comunità pugliese si riserva di valutarne gli effetti non appena saranno chiari gli interventi realizzati o da realizzare".

boccia francesco
 

A cui si aggiunge la precisazione "pesante" del presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia: "Non confondiamo la correttezza del processo legislativo con la politica. Quella sui soldi per Taranto era una decisione politica e Palazzo Chigi ha scelto di non stanziarli. Ora cerca di mettere una pezza peggiore del buco. Ma chi fa politica deve assumersi la responsabilità di quello che dice e di quello che fa. E se una cosa non la fa, deve metterci la faccia".

"L'emendamento originario - segnala Boccia - era stato reso inammissibile dopo l'istruttoria degli uffici parlamentari, così come altre 2mila proposte, perchè localistico; caratteristica espressamente vietata dalle nuove regole sul Bilancio dello Stato".

Il presidente della Commissione Bilancio ha quindi spiegato: "Dopo questo passaggio, tra le proposte inammissibili, si decide quali rientrano tra i temi di interesse prioritario, per scelta politica del governo, e vengono riformulati dal relatore, con l'ok del Governo".

"Così è successo per l'emendamento Taranto - sottolinea Francesco Boccia - sulla proposta del relatore c'era l'ok del Mef. Fino al mercoledì notte, quando mi è stato comunicato che c'era il NO di Palazzo Chigi. In realtà sarebbe stato più semplice ammettere che si è fatta una scelta politica secondo me sbagliata".

FdL80 Renzi Emiliano
 

Offensiva rincarata con la comunicazione dell'invio al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, della seguente lettera:

Signor Presidente, 
nel corso dell’odierna trasmissione “Omnibus”, su “La7”, il signor Massimo Castellana, rappresentante dell'Associazione Genitori Tarantini, Le ha rivolto un appello in diretta per essere ricevuto sabato 3 dicembre a Roma, al fine di esporLe i bisogni sanitari delle famiglie tarantine, richiedendo la presenza del sottoscritto all'eventuale incontro. 
In attesa di una Sua cortese risposta, Le porgo distinti saluti.

Concludendosi con l'annuncio del Governatore pugliese: "Sabato sarò Roma con i genitori di Taranto a chiedere di essere ricevuti dal Presidente del Consiglio. Non si può partecipare ad una cerimonia di commemorazione dei caduti sul lavoro senza avere chiaro che l’impegno di tutti deve essere quello, come ha ribadito lo stesso Presidente Mattarella,  di impedire che questi fatti si ripetano”.

“Questa cerimonia commemorativa delle vittime di Ilva, garbata ed educata, come sempre ci ha abituato la città di Taranto – ha proseguito Emiliano - non nasconde però una particolare indignazione da parte di tutti, perché non appare, in ciò che è realmente misurabile, nessun cambiamento rispetto al passato".

2016 11 28 Emiliano a commemorazione vittime lavoro e dovere a Taranto 7
 

"Noi non abbiamo l’impressione che sia accaduto qualcosa, non solo all’Ilva, ma anche in altri luoghi legati al tema della sicurezza del lavoro e dell’inquinamento di questa città. Nulla che sia apprezzabile come un miglioramento. Io non so perché questa cerimonia avvenga quasi in modo riservato. Questa dovrebbe essere una cerimonia nazionale, perché in questa fabbrica sono morte centinaia di persone; nelle acque di questo porto e in questa zona industriale sono successi dei fatti gravissimi. Nessuno ricorda la lista dei nomi, nessuno conosce le loro storie. Dobbiamo impegnarci, dobbiamo rimediare agli errori del passato, senza strumentalizzazioni politiche e con l’intenzione di fare sul serio, perché Taranto è stanca di gente che parla e poi si tira indietro”.

2016 11 28 Emiliano a commemorazione vittime lavoro e dovere a Taranto 3
 

“Oggi - ha continuato il presidente della Regione Puglia - l’Associazione dei Genitori Tarantini mi ha chiesto di organizzare per sabato prossimo sotto Palazzo Chigi una riunione silenziosa. Non sarà una manifestazione urlata, ma un silenzioso raduno nella speranza che il Presidente del Consiglio voglia ricevere questa gente. È chiaro che l’Associazione dei Genitori tarantini riassume un po’ tutte le nostre aspirazioni, i nostri dolori e le nostre speranze. Sono loro che hanno fatto questa richiesta e io sono pronto a raccoglierla: sabato mattina sarò con loro sotto Palazzo Chigi confidando che il Presidente Renzi ci riceva e ci dia rassicurazione su molte questioni che riguardano Taranto, perché evidentemente è necessario che il popolo di Taranto sia testimone delle decisioni e delle posizioni di ciascuno che li riguardano".

"Non è una mobilitazione di piazza - rassicura infine - ma sarà interessante vedere chi ci sarà e chi non ci sarà. Se ci saranno i rappresentanti delle istituzioni e se non ci saranno e sarà un luogo dove con gentilezza e con rispetto nei confronti del Presidente del Consiglio noi chiederemo di essere sentiti. Mi pare che questa testimonianza dei genitori tarantini sia molto importante e dimostri quanto questa città sia viva e pronta a combattere non solo per se stessa ma per i diritti di tutti gli italiani”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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