FdL, la nota del Direttore Generale Leonado Volpicella
Sono assolutamente sorpreso dalla reazione del Presidente della Fiera e rifiuto di dover derubricare a questioni personali tra me e lui quelli che sono i veri argomenti di discussione all’ordine del giorno sul futuro della Fiera del Levante.
L’altro giorno ho rilasciato diverse interviste (Rai, Gazzetta del Mezzogiorno, Repubblica, Il Quotidiano di Bari, L’altra Radio) tutte dello stesso tenore. Avevo il diritto di rispondere pubblicamente a difesa della mia immagine personale e professionale? Credo proprio di si e spero di poterlo fare nuovamente, in modo più circostanziato e fornendo ogni tipo di chiarimento, sia nel merito delle scelte operate sia sui costi effettivamente sostenuti. Anzi rilancio, ed invito chiunque ne abbia voglia e volontà a farlo nel corso di un confronto pubblico.
Torno però a soffermarmi su quanto lamentato dal Presidente di Fiera, solo per amore di verità:
1) Sollecitato da una domanda di un giornalista, ho chiesto che i compensi da me percepiti in qualità di dg di Fiera (trattati dai media innumerevoli volte nel corso degli ultimi 12 mesi) fossero comparati con quelli maturati a vario titolo nei confronti di altre Amministrazioni Pubbliche, da tutti coloro i quali rivestono cariche pubbliche. Non posso certo negare l’evidenza che tra i Tutti figura anche il Presidente della Fiera, ma non credo che ciò possa configurarsi come attacco personale.
2) Per quanto concerne il modello di privatizzazione ho semplicemente rilevato un fatto: il Presidente di Fiera predilige un modello di privatizzazione (cessione dell’intero complesso aziendale) mentre i Soci preferiscono seguirne un altro (concessione ai privati della gestione di eventi fieristico-congressuali), o almeno ci vogliono provare nell’immediato. Tanto risulta agli atti del Consiglio Generale dove lo stesso Presidente ha richiesto che tali intendimenti venissero messi a verbale. Nella mia veste di dg non sono mai entrato e mai entrerò nel merito di tale vicenda, semplicemente perché ciò afferisce ad una materia, le cd “politiche aziendali”, di stretta competenza dei Soci e degli organi deputati dell’Ente.
3) I suoli di Via Verdi sono altra cosa, sono esterni al perimetro di Fiera, sono valutati in bilancio a poche migliaia di euro e vengono utilizzati pochi giorni l’anno come aree di parcheggio. Tali suoli rappresentano un “asset aziendale” che, adeguatamente valorizzato, può concretamente portare una boccata d’ossigeno ai nostri conti. Bene, il Cda ha recentemente approvato una delibera con cui si è autorizzato il Presidente a scrivere al gruppo del PUG per richiedere di tipizzare queste aree in classe “B5”, vale a dire ha dato seguito a quanto da me suggerito in una relazione resa nel mese di ottobre 2013 al Cda.
4) Da un anno circa, vale a dire subito dopo le dimissioni del Prof. Viesti, l’Ente è sotto una cappa di piombo. Il tempo lavorativo mio e dei miei collaboratori è in larga parte speso per dare chiarimenti, fotocopiare di fatture e documentazione contabile varia, spesso richiesta più volte sugli stessi argomenti. Questo è un dato di fatto, ampiamente dimostrabile al pari di tutto quello appena descritto, e non è certo riferito esclusivamente alla persona del Presidente, ma forse, più semplicemente, è il risultato di un “clima” non proprio favorevole creatosi internamente ed esternamente all’azienda.
Concludo dicendo che la lealtà dei miei comportamenti nei confronti di tutti (a partire dall’ultimo dipendente, finendo al Presidente) è nei fatti e negli atti a disposizione di chiunque abbia voglia di leggerli e capirli.
Bari, 18 gennaio 2014
Leo Volpicella