'Fòcara' di Novoli, un mese per
prepararla, una notte per bruciarla
La Focara 2015 ha fatto il suo primo ingresso nel mondo. Con la “Festa della vite” si è ufficialmente dato il via alla costruzione del monumentale falò di legna che da secoli brucia a Novoli, nel cuore del Salento, la sera del 16 gennaio di ogni anno.
Nel corso della cerimonia di avvio dei lavori per l’edizione 2015 della gigantesca opera salentina, è stata posata la prima fascina di tralci di vite. D’ora in poi sarà un susseguirsi di mani devote, quelle dei centinaia di volontari che, dedicando giornate intere a Sant’Antonio Abate, il santo del fuoco a cui la festa è dedicata, giorno dopo giorno metteranno insieme le 80 mila fascine di tralci di vite secchi per dare forma alla grande pera di 25 metri di altezza e 20 di diametro, conosciuta ormai ben oltre i confini salentini.

Competente della definizione artistica dell’edizione 2015 dell’opera novolese, è lo scultore greco Jannis Kounellis. È sua l’idea di lunghe travi di ferro trasversali che attraverseranno il falò, alla cui base sono stati posti i grandi massi che formano una croce greco-bizantina con al centro una vecchia campana, mentre in cima ci sarà una croce cristiana in ferro chiaro, ricordo del Golgota.
Una Focara, quindi, che, per mano dell’artista greco si affida completamente a una simbologia emozionante e densa di significato, per rievocare i tratti salienti dell’esistenza umana, confermandosi fulcro imprescindibile di una festa che da secoli racchiude in sé tradizione, cultura, storia e sacralità.
“La Focara arriverà puntuale, con tutta la sua maestosità, all’appuntamento del 16 gennaio – ha detto il sindaco di Novoli Oscar Marzo Vetrugno - nella notte in cui brillerà per essere ancora una volta ambasciatore di Puglia e messaggero di pace nel mondo. La Focara parlerà di sé e farà parlare di sé, raccontando impeccabilmente la vocazione di questa terra. E aprirà lo scenario degli eventi più importanti della Puglia e riconosciuti tali per i percorsi turistici di qualità”.

L’accensione 2015 sarà preceduta dalla proiezione di un documentario sui principali momenti dell’edizione 2014, vissuti dai novolesi e dai tantissimi costruttori. A curarlo sarà Donpasta, il celebre dj salentino appassionato di gastronomia. Immancabile lo spettacolo pirotecnico che farà da cornice al momento dell’accensione, emblema della devozione e dei grandiosi festeggiamenti dedicati al santo del fuoco. Tutt’intorno innumerevoli percorsi dedicati all’arte, alla cultura e alla fotografia.
Paola Mattioli riceverà il “Premio Focara Fotografia 2015”, mentre gli scatti di Peppe Avallone, vincitore della passata edizione, documenteranno la Focara 2014 nella mostra che sarà appositamente allestita. Ci saranno, inoltre, il salone di enogastronomia “Cupagri” e il “Focara Festival” curato da Loris Romano.
Tutti i dettagli sulla festa sono via via disponibili sul portale www.fondazionefocara.com. Inserito tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia, il grande falò salentino partecipa alla catalogazione ministeriale per il riconoscimento nella Lista del Patrimonio Intangibile dell’Umanità da valorizzare e tutelare nell’Unesco.