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PugliaItalia
Il luogo è il messaggio

di Antonio V. Gelormini

Guglielmo Minervini lo annuncia alla Casa del Popolo, in zona San Girolamo, Michele Emiliano invece al Circolo Canottieri Barion, nel cuore del centro città, contornato da sindaci e amministratori: crescono i candidati Pd alle Primarie per le Regionali in Puglia. E non è detto che ci si fermi qui. Nel frattempo l’altro candidato, Dario Stefàno, augura ad entrambi il benvenuto e auspica che: "Le primarie possano esprimere  l'erede di un'idea di governo del territorio che il centrosinistra ha generato dieci anni fa e che abbiamo nutrito insieme nel tempo, ricombinando giorno per giorno la nostra iniziativa politica e amministrativa, sulla base di un’osmosi continua con i territori”.

“Noi la presentazione della candidatura quest'oggi la facciamo così. Nel cortile di una cooperativa edilizia vera, dove, prima che il tempo fosse, hanno sperimentato gli spazi sociali, la coabitazione, la cooperazione educativa”, aveva fatto sapere Minervini convocando la stampa e i simpatizzanti per la conferenza aperta.

“Una comunità di persone - aggiunge l’ex sindaco di Molfetta alla presenza dell’odierno sindaco, Paola Natalicchio -  per dire che la politica, quella buona, deve uscire dal palazzo e ritornare ad abitare lo spazio domestico, a frequentare la ferialità”. Anche perchè, come ama spesso ripetere: "Le speranze sono più forti delle appertenenze".

"La Puglia è cambiata perché i pugliesi sono cambiati, oggi ci sentiamo tutti più fieri e orgogliosi di dirci pugliesi ci sentiamo più responsabili del nostro destino, deleghiamo di meno e facciamo di più. Mi sono messo in gioco - ha sottolineato con un pizzico di commozione l’Assessore alle Politiche Giovanili della Regione Puglia - perché questo popolo rischiava di restare orfano, un popolo che non si inganna, lo devi poter guardare negli occhi perché non l’hai mai tradito”.

Minervini Gelormini
 

“Mi metto in gioco perché sento di poterlo guardare negli occhi. Faremo delle primarie fuori dalle righe”, ha ribadito fra gli applausi, “Usciremo dai ranghi, vogliamo liberare le energie e le idee del cambiamento. Abbiamo detto in questi anni che tutti i giovani sono una risorsa. Oggi vogliamo dire tutti i cittadini sono una risorsa. Il nostro sogno e la nostra utopia il governo “open”, dove la partecipazione non serve per vincere le elezioni ma per governare realmente".

Sotto il portico della Cooperativa Casa del Popolo Bari, mentre la pioggia batteva silenziosa ha chiosato: “Bisogna ripartire dal tinello per riconciliarsi con la vita. Reale. Se la politica vuole essere una faccenda di tutti, non solo del ceto". Per poi aggiungere: "Ecco perché non andiamo nella solita lussuosa hall dell'albergo o nella sala chic del circolo vip della città. Preferiamo il profumo di popolo. Di solito non fa mai sbagliare strada”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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