Il nordic walking di Michele Emiliano (di A. Gelormini)
di Antonio V. Gelormini
Deve avere una sorta di insofferenza per i percorsi lineari e le scorciatoie Michele Emiliano, se ancora una volta per affrontare il tratto di strada che collega Corso Vittorio Emanuele a Lungomare Nazario Sauro, a Bari, ha prima immaginato di passare da Bruxelles, per poi ripiegare - oggi - apprestandosi a prendere la rincorsa, più prossima ma comunque lunga, dal promontorio dauno del Gargano.
L'annuncio del "Sindaco assessore" a San Severo, durante la cerimonia d'insediamento dell'Assessore sindaco a Bari, avrà pur avuto i tratti inopportuni dell'ineleganza istituzionale, ma ha decisamente sparigliato, alla maniera del "ciclone Emiliano", l'intero quadro politico regionale.
L'accettazione della proposta del sindaco sanseverese, Francesco Miglio, di averlo in giunta come Assessore alla Sicurezza, Legalità e Trasparenza, oltre ad avere il sapore della mossa ben pianificata e niente affatto improvvisata, soddisfa molte delle esigenze dell'ex magistrato e segretario regionale del Pd, ma soprattutto consente a Michele Emiliano alcune aperture a proiezione lunga sulla scacchiera elettorale, in vista dell'appuntamento regionale del 2015.

L'arrivo del Segretario Regionale del Partito Democratico a San Severo è, in primis, la risposta al Pd provinciale di Foggia - non tanto nelle sue espressioni ufficiali ed odierne di dirigenza, quanto nelle agguerrite 'cariatidi di apparato' che ancora ne condizionano scelte e strategie - per essere stata l'unica realtà territoriale ad aver sbagliato quasi tutto e ad aver registrato disastrosi risultati in controtendenza, quando dappertutto il cosiddetto "effetto Renzi" ha gratificato il partito oltre ogni aspettativa.
Un flop a Foggia, un'occasione persa a Orta Nova, uno scivolone a Lucera e una pezza a colore a San Severo, per rimanere solo nei grandi centri, che dimostrano quanto urgente sia non il repulisti rottamante dell'ex sindaco fiorentino, quanto una vera e propria 'rivoluzione' copernicana, che riesca a riaffermare il primato della rotazione planetaria, anche nei confini locali, sulla radicata inamovibilità di baroni, caporali e integralisti di partito.

Affidare ad Emiliano l'assessorato delicato della Trasparenza, Legalità e Sicurezza di una città come San Severo, vittima della microcriminalità organizzata - ma anche succube delle metastasi mafiose del Gargano - ha la valenza doppia di una risposta forte al territorio e di una legittimità certificata per l'azione politica locale, fino ad oggi marcatamente condizionata dal Consigliere regionale Dino Marino.
La lunga marcia verso l'auspicata presidenza della Regione Puglia di Michele Emiliano ha bisogno di numeri larghi, e la prateria del Tavoliere potrebbe rivelarsi molto utile nel gioco di equilibrio delle maggioranze e degli eletti, meno in quello di valore assoluto del numero di consensi, per bilanciare le spinte salentine già divise tra la fidelizzazione a Raffaele Fitto e gli entusiasmi agro-alimentari a sostegno dell'ipotesi Dario Stefàno.
All'ex sindaco di Bari piace l'avanzata da "Quarto stato" stile Pelizza da Volpedo, una marcia rivelatasi vincente nel capoluogo levantino per ben due volte, ma dovendola declinare nelle forme più moderne e più consone a un tessuto sociale più dinamico e più abituato ai ritmi della fibra ottica, ha scelto di impostarla con la disciplina agonistica più contemporanea, che proprio dal Gargano ha cominciato a lanciarsi tra il grande pubblico del Sud: il Nordic walking. Il passo che saprà impostare, conoscendo il soggetto, sarà decisamente spedito, sostenuto e incalzante. Il Lungomare Nazario Sauro sarà solo il traguardo della nuova e avvincente tappa politica!