L'artisan corner
di Gucci in via Sparano

Ne è stata fatta di strada dal 1921 quando fu inaugurata, dal capostipite Guccio Gucci, nella natìa Firenze, l’azienda di valigeria e pelletteria artigianale, grazie all’intuizione maturata in Inghilterra, durante il suo impiego di ascensorista al Savoy Hotel di Londra, che è diventato un must per una clientela internazionale.
Tra le nebbie londinesi, lungo il Tamigi, Guccio assorbì il gusto raffinato della nobiltà inglese e, tornato in patria, desiderò unire le sapienti maestranze artigiane italiane a quella visione sofisticata e tipicamente british del lusso.
In fondo ripete l’omonimo discendente Guccio Gucci, creativo del marchio To Be G: "L'industria artigianale e manifatturiera è un bene culturale unico e costituisce anche un complesso di saperi e pratiche antiche tramandate da padre in figlio, un insieme di competenze uniche, un'eccellenza non esportabile né delocalizzabile”, facendo anche appello all'Unesco, affinché salvaguardi la tradizione artigianale toscana, inserendola tra i patrimoni immateriali dell'Umanità.


Dal 2010 in alcune selezionate boutiques, dall’Europa agli Usa, del marchio dalla doppia G, è arrivato così l'Artisan corner, l'angolo dell'artigiano, una zona magica in cui le borse più amate hanno preso forma e vita davanti agli occhi dei visitatori in mini laboratori itineranti allestiti per l'occasione, dove i migliori artigiani del brand hanno svelato i segreti per creare le borse del desiderio dell'universo femminile.
Le affezionate clienti della boutique barese, per celebrare l’apertura del monomarca, hanno ammirato le sapienti mani dell’artigiano che, attraverso la tecnica dell’embossing, stampava a mano le iniziali dei clienti in oro, argento o come timbro a fuoco.
La boutique di Bari, 350 mq disposti su due piani, riprende il concept innovativo di Frida Giannini, Direttore Creativo di Gucci, con un open space di materiali caldi e lussuosi come palissandro e marmo, i materiali tradizionali di Gucci, arricchiti da nuovi elementi: vetro scanalato, oro lucido, specchi e vetri fumè che evocano l’eleganza e il lusso dell’epoca Art Decò.

La disposizione dello spazio prevede due reparti, quello al piano terra dedicato a borse, articoli di piccola pelletteria e in seta, accessori da viaggio, occhiali e alla linea per il bambino, mentre piano interrato ospita le collezioni di abbigliamento e calzature donna e uomo.
Le porte si ri-aprono in via Sparano, tra scaffalature ed espositori con dettagli lacca a effetto madreperla, per far diventare il nuovo negozio Gucci un polo di attrazione per i clienti baresi, quelli della privincia e per i turisti in visita levantina, in cerca di prodotti di altissimo artigianato italiano: come quelli "griffati" dal marchio toscano, tra i più conosciuti al mondo.