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PugliaItalia
"La Gazzetta del Mezzogiorno" un brand da tutelare: stop al giornale di Ladisa

Bloccata la pubblicazione del nuovo giornale del gruppo Ladisa. A tal proposito da Fnsi hanno dichiarato: "Ripristinate le regole nel mercato editoriale pugliese".

Il Giudice, 

letto il ricorso che precede e visti gli atti;

ritenuto che ricorrano i presupposti per concedere l’invocata cautela inaudita altera parte;

ritenuta la sussistenza della legittimazione delle ricorrenti a far valere l’invocata misura

cautelare;

ritenuto che la registrazione del marchio europeo e della testata “la Nuova Gazzetta di Puglia e

Basilicata” (doc. nn. 16 e 18), nonché la registrazione del nome a dominio

www.nuovagazzettadipugliaebasilicata (doc. n. 17) da parte della Ledi s.r.l., per le stesse categorie di

prodotti/servizi dei marchi registrati anteriori, italiano ed europeo, “LA GAZZETTA DEL

MEZZOGIORNO - LA GAZZETTA DI PUGLIA - CORRIERE DELLE PUGLIE” (doc. nn. 8 e 9),

registrati dalla Mediterranea s.p.a., oggi in fallimento, integrino una violazione dei diritti conferiti

dalla registrazione di questi ultimi due marchi, quantomeno ex art. 20 co. 1 lett. b) c.p.i., anche in

relazione all’art. 22 c.p.i., tenuto conto dell’imminenza dell’avvio da parte della Ledi s.r.l. di una

nuova iniziativa editoriale mediante la pubblicazione di un quotidiano intitolato “la Nuova Gazzetta

di Puglia e Basilicata” (evincibile, tra l’altro, oltre che dalla tempistica delle registrazioni del

suddetto marchio/testata e del nome a dominio, anche dalle manifestazioni di intenti pubblicizzate

sul web e con cartellonistica stradale; v. pgg. 11-12 del ricorso introduttivo);

ritenuto infatti che il marchio “la Nuova Gazzetta di Puglia e Basilicata” presenti un elevato

grado di somiglianza con il marchio “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - LA GAZZETTA DI

PUGLIA - CORRIERE DELLE PUGLIE”, atteso che il primo evoca il secondo, alla stregua di un

giudizio sintetico e complessivo, quantomeno concettualmente, determinando così un rischio di

confusione per il pubblico di riferimento anche in termini di associazione tra i due segni;

ritenuto, in ogni caso, che le predette condotte della Ledi s.r.l. integrino la fattispecie di

concorrenza sleale ex art. 2598 co. 1 n. 1) c.c., costituendo la suddetta nuova iniziativa editoriale

della Ledi s.r.l., per come proposta al pubblico, una ideale prosecuzione di quella in precedenza

svolta con il marchio/testata “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - LA GAZZETTA DI PUGLIA

- CORRIERE DELLE PUGLIE”;

ritenuto che l’estrema urgenza di provvedere, in considerazione della prospettata imminente

pubblicazione del nuovo prodotto editoriale della Ledi s.r.l., imponga l’adozione di provvedimenti

immediati ai sensi dell’art. 669-sexies, co. 2, c.p.c., in considerazione del fatto che la postergazione del provvedimento cautelare a data successiva alla comparizione delle parti potrebbe generare un nocumento irreparabile costituito dallo sviamento di clientela;

PQM

1. inibisce alla Ledi s.r.l., ex artt. 669-sexies, co. 2, 700 c.p.c. e 131 c.p.i., l’uso del

marchio/testata/nome a dominio “la Nuova Gazzetta di Puglia e Basilicata” ovvero segni

distintivi/testate simili a quest’ultimo per l’avvio di pubblicazioni, in qualsiasi forma e con qualsiasi

modalità (cartacea e/o online), e per la diffusione di qualsiasi prodotto editoriale (come,

esemplificativamente, un quotidiano, una rivista, un settimanale ovvero un mensile);

2. fissa per la comparizione delle parti, dinanzi a sé, per la conferma, modifica o revoca del

presente decreto, l’udienza del 2.12.2021, ore 9:30 col seguito;

3. dispone che copia del ricorso e copia del presente decreto siano notificate alla controparte a

cura delle ricorrenti entro il termine perentorio del 23.11.2021.

Bari, 19.11.2021 .

 Il Giudice - Dr. Michele De Palma

In una nota congiunta la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e le Associazioni di Stampa della Puglia e della Basilicata hanno commentato l’interdittiva emessa dal Giudice del Tribunale di Bari, Michele De Palma, con cui vengono inibite le pubblicazioni de “La Nuova Gazzetta di Puglia e Basilicata” della Ledi srl.

“Il pluralismo dell’informazione è un pilastro della democrazia, a patto che non vengano alterati i principi della concorrenza leale”, hanno scritto, “La decisione del Tribunale fa giustizia di un’operazione maldestra che più che arricchire il panorama dell’informazione in Puglia e Basilicata, puntava evidentemente a rendere più difficile la vita alla Gazzetta del Mezzogiorno scimmiottandone il marchio”.

“Se, dopo aver deliberatamente interrotto le pubblicazioni della storica Gazzetta lasciando per strada 134 lavoratori e i lettori di due regioni senza il loro giornale - hanno concluso Fnsi e Associazioni di Stampa - l’obiettivo della Ledi srl è quello di continuare a editare un giornale, è bene che lo faccia nel rispetto delle regole. E’ pretestuoso tirare in ballo, a vanvera, il pluralismo dell’informazione e la tutela dei propri dipendenti: vere e uniche vittime dell’operazione, alle quali va la solidarietà del sindacato dei giornalisti”.

"Non esistono due 'Gazzette', almeno a Bari - hanno ribadito i giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno - tutti invocano la difesa del pluralismo, ma si va fuori tema. Il problema sono i metodi e i modi. L’operazione avrebbe avuto un senso, qualora lo stesso editore non avesse bloccato scientemente la Gazzetta del Mezzogiorno a partire dal 1 agosto, per poi varare quest’operazione. In tal modo, invece, si configura una truffa".

La nota della Ledi Editori è stata diffusa in serata: "A seguito del ricorso depositato presso il Tribunale di Bari dalle curatele fallimentari di Edisud e Mediterranea, società editrici de “la Gazzetta del Mezzogiorno”, nel quale le sopra citate chiedono l’inibitoria cautelare all’utilizzo del marchio “La Nuova Gazzetta di Puglia e Basilicata”, la Ledi Servizi Editoriali, società del Gruppo Ladisa SpA, replica in proposito, comunicando quanto segue: la pluralità dell’Informazione fa bene al territorio. Privarsene, o costringere una Comunità a farlo, è un atto doloso e pericoloso. Nel pieno rispetto delle leggi, dunque, auguriamoci di avere a disposizione tante 'Gazzette', tanti 'Corrieri', tanti 'Quotidiani'. La Puglia ed il Sud ne godranno: più competitività, più libertà di scelta, più Italia".

(gelormini@gmail.com)

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