Lanzilotta (Ncd): "Una legge elettorale che assicura governabilità"
“Il quadro politico attuale, estremamente frammentato, comportava il rischio che senza alzare le soglie di sbarramento ci si potesse avviare nella prossima legislatura verso un sistema bloccato: per questo i correttivi apportati hanno escluso questa eventualità, e il prossimo Consiglio regionale presenterà una maggioranza che avrà i numeri per governare, senza però discriminare e penalizzare l’opposizione che avrà modo di lavorare per rappresentare e garantire una valida alternanza”.
Domi Lanzilotta, presidente del gruppo del Nuovo Centrodestra, ha così motivato nell’aula consiliare il voto favorevole del partito alla nuova legge elettorale, “libera da possibili rischi di incostituzionalità” anche per l’intervento del collega consigliere e presidente della VII Commissione Giannicola De Leonardis, che in precedenza aveva contestato l’ipotizzato riallineamento dei seggi che “di fatto, se introdotto, avrebbe comportato la decadenza di alcuni consiglieri eletti a scapito di altri, introducendo elementi di distorsione della volontà popolare e mettendo a rischio l’impianto complessivo della legge” ha spiegato.
“Il prossimo consiglio regionale dovrà confrontarsi con un complessivo riassetto dello Stato, e potrà lavorare per una profonda modifica della legge elettorale da noi appena votata, più incisiva e meno condizionata da tempi ristretti” ha spiegato ancora Lanzilotta.
“Anche affrontando il tema della parità di genere, di assemblee più partecipate e di una rappresentanza femminile degna partendo dalla radice, da un difetto di democrazia nei partiti da affrontare e superare: oggi possiamo intervenire realisticamente, in questo senso, con la composizione delle liste, già di per sé indice della reale volontà di dare una risposta vera e non semplicemente propagandistica e strumentale”, ha continuato. “Quindi, meglio un piccolo passo in avanti rispetto a un passo in lungo che avrebbe potuto produrre anche ripercussioni negative, in mancanza di un unico collegio elettorale” la sua conclusione.