Legge elettorale, FI: “Legge truffa per l'insicuro Emiliano”
“Avevamo ragione a pensar male, ma quello che è successo in Commissione sulla legge elettorale ha dell’incredibile e la dice lunga sul senso di responsabilità e sul rispetto delle istituzioni del centrosinistra. La solita sinistra che predica bene e razzola male, che non perde occasione per invocare a parole scelte condivise sulle ‘regole’ istituzionali, ma nei fatti persegue soluzioni ad esclusivo proprio uso e consumo”. Lo dichiarano in una nota Ignazio Zullo, Erio Congedo e Roberto Ruocco, consiglieri commissari della VII Commissione.
“Non vogliono una legge elettorale elaborata e soppesata su principi di costituzionalità e legittimità”, aggiungono, “Loro vogliono un abito cucito addosso su misura e per bocca del presidente Romano dicono: 'tanto il vaglio della Corte Costituzionale è successivo'; non rendendosi conto che una censura postuma farebbe decadere il Consiglio regionale ed il Presidente della Giunta".
"In tal modo, chiamando il popolo a nuove elezioni con forte aggravio della spesa pubblica. L’Ufficio di Presidenza è il presentatore della bozza di legge ed è preposto all’osservanza delle norme di regolamento e di statuto. Ha il dovere di agire con terzietà ed imparzialità a tutela dell’onorabilità e delle prerogative del Consiglio regionale e di ciascun consigliere. Ci appelliamo all’autorevolezza del Presidente Introna, affinché non si renda corresponsabile di una legge truffa figlia dell’arroganza cieca dei numeri e di un percorso legislativo in spregio alle norme di regolamento e di statuto. Non vorremmo - concludono - che fossero tutte prove muscolari dell’insicuro 'Ercolino-Emiliano’ ".