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Lucera anche l'Hotel Federico II ospiterà gli operatori sanitari non residenti

Anche a Lucera l'Hotel Federico II ospiyerà gli operatori sanitari non residenti accorsi in Puglia a dare una mano alla lotta al Coronavirus.

L'iniziativa dell'Associazione "L'isola che non c'è" di Latiano, che a Bari ha visto mettere a disposizione degli operatori sanitari non residenti - accorsi in Puglia - per dare una mano alla lotta contro il Coronavirus un intero hotel, diventa modello e innesca processi a catena virtuosi.

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Tre infermieri hanno appena avviato il loro rapporto di lavoro con ‘Lastaria’ e vengono tutti da fuori regione: uno di Roma, l’altro di Frosinone e una donna dalla Campania. Sono venuti in Puglia, a Foggia, per dare una mano nell'emergenza Covid-19 e si uniscono alla schiera di personale che in questi mesi sta affrontando turni massacranti per assistere i malati: Foggia rimane la zona più colpita dai casi di contagio (se si esclude Bari in proporzione alla popolazione) con 457 nella provincia e 9 decessi accertati oggi su 19 totali in regione e quindi con una elevata necessità di avere rinforzi per fronteggiare la pandemia.
 
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La rete della solidarietà arriva anche qui: il responsabile dell’albergo ‘Federico II’ di Lucera, Alessandro Circelli, ha dato fin da subito la sua disponibilità ad ospitare il personale qualora ce ne fosse stato bisogno e così è stato.
 
"Ho subito messo a disposizione la struttura - conferma Circelli - per aiutare l’ospedale e rendere più agevole il lavoro di tutti. Ci adoperiamo con i mezzi che abbiamo: al momento ospitiamo i tre infermieri arrivati ieri a Foggia ma possiamo ospitarne altri se ce ne fosse bisogno>. L’organizzazione e la sicurezza vale anche in questi luoghi, naturalmente, e il titolare tiene a far sapere che mai come in questo momento le operazioni di pulizia sono più severe che mai".

Lucera Cattedrale ph Promodaunia

 
"Abbiamo anche creato un gruppo whatsApp - aggiunge il responsabile dell’hotel - affinché tutti sappiano chi entra e chi esce per evitare di incontrarsi e ritrovarsi in spazi ristretti. Sono piccole cose, accorgimenti anche banali ma che apprezziamo per il senso di civiltà e sacrificio in questo momento così delicato ma che esprimono tutta l’attenzione per il prossimo".
 
Testimoninaze di solidarietà "incrociata", germi di economia sociale, che potrebbero dare ulteriori frutti anche quando la bufera sarà passata. Ricontri che fanno bene al buonumore diffuso, soprattutto in periodo di angoscia e di crisi.
 
Tra qualche giorno - fanno sapere dal Policlinico Riuniti di Foggia - sarà stilato un elenco completo delle strutture pubbliche che si sono offerte di ospitare gratuitamente il personale medico e/o infermieristico.
 
(gelormini@gmail.com)
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