MurgiAMO si chiude con Giove pluvio
Sapori di Puglia e 'tocchi' d'Autore
di Antonio V. Gelormini
Finale in uno scenario naturale e nel contempo quasi surreale, se non fosse stato per la pioggia copiosa e ventosa che veniva giù dopo una serie interminabile di lampi, saette e bagliori (pochi tuoni), che hanno illuminato il cielo della Murgia e la sagoma imperiosa di Castel del Monte, nel bel mazzo del programma conclusivo di MurgiAMO - In tutti i sensi alla Masseria Cimadomo a Corato/San Magno.

Lamione degli agnelli - Accolti dall’installazione della collezione di vassoi intarsiati “Il servo di Federico”, curata da Gianni Veneziano e realizzata da #Ra arte con la direzione artistica di #Paolo Paolo De Santoli, la messa in scena di Puglification, organizzato da Presidio del libro di Corato in collaborazione con l’Associazione Presidi del libro e la Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo.
Aia Magna della Masseria - Il nobile delle Murge. Con Francesco Calisi le prove dello spettacolo equestre a cura dell’Accademia Nazionale d’arte equestre: “Il Nero Luminoso”. A darne voce e musica “i Terraròss”, con il loro progetto musicale e di ricerca, che mira a riscoprire e valorizzare cultura e tradizioni ormai perdute.
Lamione dei cavalli - Il tenore Cataldo Caputo riscalda le corde vocali. Di li a poco si esibirà in un breve, ma intenso repertorio dedicato alla Napoli che, a suo tempo, ne seguì il debutto al Teatro San Carlo. Ad accompagnarlo il pluri-premiato e celebre pianista, Roberto Corlianò, artista che sin dagli esordi si è affermato tra i cosiddetti virtuosi del pianoforte, collaborando con i più grandi nomi della lirica mondiale.
Cena con vista - La tavola della Pace. Alla presenza a tavola degli Chef di Taste of Peace Jerusalem e del loro presidente/fondatore, Sarkis Yacoubian, i piatti della tradizione appulo-lucana, rivisitati dall’estro artistico di chef pluristellati, hanno solennemente incoronato la cucina murgiana e i suoi prodotti: veri protagonisti di questa prima edizione di MurgiAMO. A fare da anfitrioni: ‘Veritas’ - Rosato da Bombino nero e ‘Ottagono’ - Nero di Troia Riserva delle Cantine Torrevento di Corato.

Sublime l’Acquasale di Pietro Zito, il cuoco contadino dell’osteria “Antichi Sapori” della frazione Montegrosso di Andria, autentico baluardo della cucina del territorio. Allo Sformatino di melanzana e ricotta in salsa mediterranea di Cinzia Piccarreta e Michele Piccolomo de “La Bottega dell’Allegria”, invece, l’onore di rappresentare le tradizioni gastronomiche appulo-lucane. Ancora emozione al palato con le Cicerchie delle Murge in crema, con cicorie, mosto cotto di fichi, lampascioni, olive nolche e biscotti mostaccioli di Fabio Pisani di Molfetta, che esalta le tradizioni pugliesi nel tempio della gastronomia “Il Luogo di Aimo e Nadia” a Milano.

Le Crespelle di grano arso con melanzana, stracciatella e caldo croccante di Mario Musci, di Bisceglie, chef al ristorante “Gallo Restaurant” di Trani, testimoniano la giovane, volitiva e innata semplicità della forza espressiva racchiusa nell’elaborazione dei suoi piatti.. Poi il torcinello e bombetta croccante con farina di ceci delle Murge e mostarda di carosello di Fabio Pisani e Michele Sabatino, sono il felice preludio allo Stracotto di podolica con carote all’anice e tartufo murgiano di Angelo Sabatelli lo chef del ristorante omonimo di Monopoli: un autentico rivoluzionario in cucina dalle capacità impensabili, sintesi evidente dei suoi percorsi lavorativi a Honk Kong, Jakarta e Shangai. Sigillo finale: la Crostata con crema ricotta e mandorle di Cinzia Piccarretta.
Durante la cena sono stati consegnati i premi ai vincitori del contest-residenza per fotografi in Murgia per MurgiAMO 2014 curato da Barbara Martusciello per Rotarian Gourmet.
(gelormini@affaritaliani.it)