Olivieri (RI), Il Parco 2 giugno:
'Torni ad essere Agorà della città'
“Non solo progetti faraonici come la ristrutturazione della ex caserma Rossani, ma valorizzazione del patrimonio di piazze e giardini che questa città già racchiude in sé. Partiamo da Parco 2 giugno, simbolo del verde cittadino per sportivi, famiglie con bambini, anziani e ragazzi per ripensare gli spazi aggregativi di Bari: dalla Pineta di San Francesco a piazza Umberto. Gli spazi pubblici si trasformino in luoghi aperti, illuminati e sorvegliati, con servizi di ristoro e aree per giochi e animazione fruibili da chiunque, senza barriere architettoniche. Torniamo a farli rivivere come succedeva tanti anni fa”. Lo ha detto Giacomo Olivieri, candidato sindaco di Bari e presidente di Realtà Italia, presentando il progetto Agorà a Parco 2 giugno.
“Sono venuto qui perché me lo hanno chiesto i cittadini con le loro segnalazioni informandomi del fatto che il parco spesso si trova al buio, che il wi-fi non funziona, che i giochi per i più piccoli sono pochi e andrebbero sostituiti, che questo luogo dovrebbe vivere tutti i giorni, tutto l’anno. La mia proposta - ha spiegato Olivieri - va proprio in questa direzione. Voglio aumentare la sicurezza sia all’interno sia all’esterno con: illuminazione adeguata, telecamere di videosorveglianza, potenziamento del controllo ora affidato solo ai volontari dell’Associazione nazionale carabinieri. Penso a un presidio dei vigili urbani e anche ad un punto di primo soccorso per garantire un tempestivo intervento medico”.

Il parco va attrezzato per essere vissuto pienamente dai baresi. “Si devono installare - ha aggiunto Olivieri - nuovi e moderni tavolini e panchine cestini per la raccolta differenziata, fontane con acqua potabile, gazebi a disposizione delle associazioni, una pista di pattinaggio, un piccolo auditorium all’aperto per i tanti concerti improvvisati dai ragazzi. Per prolungare l’orario d'apertura sia d'estate sia d'inverno, si deve pensare a punti di ristoro aperti anche di sera e a una ludoteca che possa offrire accoglienza gratuita a tutti i bambini. Perché non collocare lungo il percorso frequentato dai corridori anche attrezzature ginniche e dotare i bagni di docce e spogliatoi? E perché non invitare gli artisti a realizzare sculture da disporre nei punti di maggior visibilità? Per quanto riguarda i nostri cani poi, oltre a togliere il superato cartello che vieta il loro ingresso occorre progettare uno spazio recintato dove farli correre senza guinzaglio”.
Poi Olivieri ha ricordato com’era Parco 2 giugno trent’anni fa, quando fu inaugurato: “Oltre ad essere molto più verde, i prati erano popolati da colonie di papere, una vera e propria attrazione per i più piccoli. Oggi questi uccelli non ci sono più e il loro laghetto si è trasformato in uno stagno”.