Padoan prima ignora
e poi recupera il Gargano
di Antonio V. Gelormini
Giornata ma soprattutto pomeriggio convulso per la gente del Gargano, al centro delle sviste ministeriali e governative dopo le alluvioni che, prima delle catastrofi metereologiche imperverversate nel Nord Italia, avevano devastato e messo in ginocchio il promontorio diomedeo.
Amarezza e delusione avevano colto il Gargano dopo le ultime notizie in arrivo da Palazzo Chigi. Una terra già martoriata dall'inclemenza atmosferica e poi mortificata dall'insensibilità governativa. Altro che "Montagna Sacra", piuttosto "Figli di un Dio minore", il cui destino resta immortalato nel titolo senza tempo di Tommaso Fiore: "Il cafone all'Inferno".

“Leggo con sconcerto e incredulità il decreto del Ministro dell’Economia Padoan che, per la seconda volta, esclude il territorio del Gargano dai benefici della defiscalizzazione a favore dei contribuenti colpiti dagli eventi metereologici. Se non intervenisse una immediata correzione vorrebbe dire che per il Governo Renzi il Sud non appartiene all’Italia", era stata la reazone di Nichi Vendola presidente della Regione Puglia, leggendo il secondo decreto del 1 dicembre, a firma del Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
Il decreto integra, con l’aggiunta di altre 30 località localizzate nelle regioni Toscana e Veneto, il precedente decreto del 20 ottobre scorso sulla defiscalizzazione concessa ai contribuenti dei territori colpiti dagli eventi meteorologico del 10/14 ottobre verificatisi nelle regioni Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto. Friuli Venezia Giulia.
"Sarebbe la sanzione formale della esistenza di un’Italia di serie A e di un’Italia di serie B", aveva aggiunto Vendola, "Occorre porre subito rimedio a questa imperdonabile sciatteria. Per questo, quello che rivolgo al Presidente del Consiglio è un pressante appello affinchè venga corretta immediatamente l’impostazione del decreto legge che prevede la defiscalizzazione”.
Partiva, quindi, la lettera in calce indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Ministro dell'Economia e Finanze, Pietro Carlo Padoan e al Sottosegretraio di Stato, Graziano Delrio.

A cui, a tarda ora, faceva segui una nota del MEF il cui contenuto era riportato in un'agenzia Ansa: "I Comuni della provincia di Foggia colpiti dal maltempo tra il primo e il 6 settembre beneficeranno della sospensione di versamenti e adempimenti tributari scadenti nel periodo compreso tra il primo settembre e il 20 dicembre 2014. La sospensione è valida anche nei Comuni della Toscana interessati dall'alluvione del 19 e 20 settembre per i versamenti del periodo compreso tra il 19 settembre e il 20 dicembre. Lo prevedono due decreti del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. La sospensione, specifica il ministero dell'Economia in una nota, interessa tutti i contribuenti, persone fisiche e non. "Non si dà luogo al rimborso di quanto già versato. La sospensione non si applica alle ritenute, che devono continuare ad essere operate e versate", precisa ancora il Mef".
Bari, 5 dicembre 2014
Prot. n. 4192/SP
Egr. dott. Matteo RENZI
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi - Piazza Colonna, 370
Egr. prof. Pietro Carlo PADOAN
Ministro dell’Economia e Finanze
Via XX Settembre
Egr. on. Graziano DELRIO
Sottosegretario di Stato
Presidenza del Consiglio dei Ministri
ROMA
in ordine all'eccezionale evento calamitoso “Pioggie alluvionali dal 02/09/2014 al 05/09/2014” in alcuni comuni della Provincia di Foggia (Gargano), sono ad evidenziare che facendo seguito all'evento stesso, in data 29/09/2014 la Giunta Regionale ha adottato una deliberazione, n. 1932, con la quale si prendeva atto dei rilevanti danni subiti dal territorio in oggetto, si approvavano gli esiti degli accertamenti effettuati dall'Ufficio Provinciale dell'Agricoltura competente e si proponeva al Ministero delle Politiche Agricole, ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D. L.gs. 102/2004 e s.m., l'emanazione del decreto ministeriale di riconoscimento della calamità sopra indicata.
Con successivo decreto ministeriale n. 0021034, del 22/10/2014, il Ministro dell'Agricoltura dichiarava l'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi per i comuni di Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Vico del Gargano e Vieste.
Preme evidenziare che in occasione della verifica, svolta nei luoghi predetti, immediatamente dopo gli eventi calamitosi, da rappresentanti di questa Regione e dallo stesso Ministro, oltre a rappresentanti della Protezione Civile, si accertava la situazione di assoluta precarietà dei territori suddetti e si assumevono impegni ad intervenire prontamente e fornire tutto il necessario supporto alle popolazioni colpite. Personalmente Lei stesso ha fornito rassicurazioni alle popolazioni colpite.
Ad ogni buon conto, in data 20 ottobre 2014, il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha adottato un decreto, sulla scorta dei poteri conferitegli dall'art. 9, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, finalizzato a sospendere o differire il termine per l'adempimento degli obblighi tributari a favore dei contribuenti interessati da eventi eccezionali ed imprevedibili. In tale decreto, si prende atto delle determinazioni del Consiglio dei ministri in data 15 ottobre 2014, concernenti gli eccezionali eventi meteorologici del 10-4 ottobre 2014 nelle regioni Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonché dell'elenco dei comuni colpiti dai predetti eventi metereologici, trasmesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con nota prot. 104/USCM/U del 17 ottobre 2014, alla luce della grave situazione di pericolo per l'incolumita' delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati, provocando la perdita di vite umane, ferimenti e lo sgombero di diversi immobili pubblici e privati e danneggiamenti a strutture ed infrastrutture.
Successivamente, in data 01 dicembre 2014, lo stesso Ministro Padoan, adotta un ulteriore decreto, avente quale finalità la integrazione dell'elenco allegato al decreto 20 ottobre 2014 relativo alla sospensione, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, dei termini per l'adempimento degli obblighi tributari a favore dei contribuenti colpiti dagli eventi metereologici del 10-14 ottobre 2014 verificatisi nelle regioni: Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, oltre a definire le modalita' di effettuazione degli adempimenti e dei versamenti.
Alla luce di quanto detto dei rilevanti danni prodotti dagli eventi metereologici nella provincia di Foggia, della grave situazione di pericolo per l'incolumita' delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati, provocando la perdita di vite umane, ferimenti e lo sgombero di diversi immobili pubblici e privati e danneggiamenti a strutture ed infrastrutture, non si comprende perchè i predetti territori non siano stati inseriti nè nel primo nè nel secondo decreto del Ministro Padoan, in considerazione del fatto che già dal 29/09/2014, la Giunta regionale aveva deliberato e chiesto al Ministero Politiche Agricole la emanazione del decreto di declaratoria, inviando in data 03/10/2014, prot. n. 00155/3585, la detta deliberazione, unitamente alle relazioni istruttorie dei danni rilevati dalle strutture amministrative preposte.
Appare pertanto necessario, non solo l’immediato inserimento dei comuni dell’area garganica in un nuovo decreto del MEF, ma anche la motivazione della mancata introduzione nei predetti decreti.
Ciò appare dovuto alle comunità di quei territori
Nichi Vendola
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