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Politica: disciplina e onore Blasi sostiene Emiliano

Uno due del consigliere regionale Sergio Blasi nei confronti di Michele Emiliano, prossimo candidato del centrosinistra per la presidenza della Regione Puglia.

L'ex segretario regionale del Partito Democratico ha proposto a Michele Emiliano di inserire nel suo programma elettorale l'approvazione della legge “norme in materia di incompatibilità e conflitto di interessi dei titolari di incarichi di rappresentanza e di governo regionale”, proposta nel 2012 dallo stesso Sergio Blasi e da Antonio Decaro.

Blasi Decaro
 

“Il tema che si intende affrontare – si legge nella prefazione della proposta di legge -  è quello della necessaria separazione tra politica ed economia, tra controllori e controllati, un obiettivo di civiltà politica e giuridica, realizzabile a una sola condizione: che chiunque possa elargire utilità dalla politica o grazie alla politica  non riceva a sua volta alcuna utilità dalla politica, per sé, per la sua famiglia o la sua impresa. Diversamente lo ‘scambio’ (il mercimonio della cosa pubblica, è stato detto negli ultimi tempi), nelle sue mille, ramificate, possibili forme, è sempre in agguato.

La proposta di legge è volta ad introdurre una disciplina che impedisca la commistione tra esercizio della funzione pubblica e svolgimento delle attività private; al fine di garantire, nella misura massima possibile, la indipendenza, autonomia e trasparenza della funzione pubblica e la effettiva libertà della iniziativa privata”

L'iniziativa del Consigliere regionale del Pd, Sergio Blasi segue una sua dichiarazione di poche ore prima sulla relazione tra disciplina e onore in politica e il perseguimento di tutte le azioni necessarie a avorirla.

Blasi Emiliano2
 

Il testo della dichiarazione di Blasi:

Spiace che ‘Mafia Capitale’ sia un tema assente nel dibattito politico regionale. Invece è ora di parlare anche in Puglia dei pericoli che derivano dalla commistione tra politica e affari. Dobbiamo farne un punto qualificante del cambiamento che, con le elezioni regionali dell’anno prossimo, si verificherà. Oggi siamo a un punto di svolta in Italia. Le inchieste su ‘Mafia Capitale’, e ancor prima sul Mose, sull’Expo, sul G8 alla Maddalena, sulla ricostruzione dell’Aquila, rendono urgente una riscrittura delle regole necessarie per stare nelle istituzioni. In Puglia dobbiamo farci avanguardia di questo cambiamento.

Qualche giorno fa Michele Emiliano ha annunciato la sua operazione ‘liste pulite’ (no ai candidati rinviati a giudizio o condannati) per il Pd e per la coalizione a suo sostegno nella competizione con il centrodestra. Io prendo in parola Emiliano e mi pongo a sostengo con convinzione della sua scelta: chi fa politica non deve avere ombre. E aggiungo: le istituzioni devono essere la casa della passione civile, non quella dei terminali del rapporto malato tra politica e interessi privati che rappresenta uno dei principali fattori di arretratezza del nostro Paese.

corruzione italia
 

Liste specchiate, dunque. Perché chi utilizza leve di consenso estranee alla politica resti fuori dal Consiglio. E non sia messo nelle condizioni di restituire il favore. E poi, mettiamo mano al sistema degli appalti. Stop al massimo ribasso, stop alle finte gare d’appalto. Si scelga non più la proposta più economica, ma quella di più alta qualità in relazione alle risorse disponibili. E chi sceglie sia chiamato sempre a rendere conto della sua scelta.

Nella passata legislatura presentai, con l’allora collega in Consiglio regionale Antonio Decaro, una proposta di legge per allargare il più possibile la definizione di conflitto di interessi per chi ricopre incarichi politici e amministrativi in Regione (e per i relativi parenti entro il secondo grado). Quella proposta di legge (allegata al presente comunicato), netta e severa, è annegata nei meandri della burocrazia consiliare. Oggi propongo a Emiliano di inserirla nel suo programma elettorale.

Chi ricopre funzioni pubbliche deve attenersi all’articolo 54 della nostra Costituzione, che impone di svolgere ‘con disciplina e onore’ l’incarico che in nome del popolo italiano ricopre. Devono farlo anche i candidati alle regionali. A costo di dover dire no a chi potrebbe favorirlo o finanziarne la campagne elettorale o aiutarlo a procacciare consenso alle elezioni. Con la vittoria alle primarie, Emiliano ha ampio mandato per realizzare quel cambiamento che i cittadini della Puglia considerano urgente”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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