Regionali, Marmo ritira la candidatura.
Schittulli va da Berlusconi, FI ribolle
Bari – Quando Francesco Schittulli tornerà a colloquio da Silvio Berlusconi, la prossima settimana, potrà portare con sé l’ultimo endorsement del Nuovo Centrodestra: il coordinamento regionale degli alfaniani ha confermato in mattinata l’appoggio all’oncologo, “quale migliore personalità per rappresentare la coalizione”, auspicando al contempo “che lo stesso possa ufficializzare la propria posizione al più presto, in modo da avviare da subito la campagna elettorale”. “I tempi sono sempre più stretti e il centrosinistra è già da tempo in piena campagna elettorale”, mandano a dire i coordinatori, Cassano e Ferrarese, in un risiko che l’accelerazione romana potrebbe sbloccare in tempi brevi. Intanto, la sola certezza è l’archiviazione definitiva delle primarie ed il passo indietro dell’unico sfidante in campo, Nino Marmo, che rimette la propria candidatura nelle mani del partito azzurro.

“Non cercherò scorciatoie per accedere alle stanze romane, direttamente o attraverso noti circoli ristretti, per elemosinare benedizioni come altri fanno”, commenta amaro il vice presidente di Via Capruzzi, evocando gli incontri nella Capitale del professore gravinese. “Non si può essere candidato, sacrificato alla sconfitta, che poi passa all’incasso magari per una candidatura in lista bloccata. Io desidero conquistare sul campo il mio ruolo”, sferra a testa bassa, parlando di gazebo “lasciati morire” in un “silenzio ottuso e assordante”: “Ancora una volta non siamo stati in grado di dare risposte adeguate e tempestive, fortificando le tesi di chi ci accusa di non meritare la fiducia degli elettori”, suona il requiem. La situazione, in compenso, è tutt’altro che nitida e tocca giocare la tripla sul risultato: il doppio incontro dell’ex Cavaliere con l’ex Presidente della Provincia – prima - e con il numero uno regionale degli azzurri Amoruso – poi - non ha valore di lasciapassare ma vale come l’ennesimo segnale di chiusura nei confronti di Raffaele Fitto. Tanto da far circolare voci di un possibile commissariamento degli azzurri nel Tacco, togliendo le chiavi all’ex Ministro di Maglie e mettendo il timone nelle mani di una figura più direttamente riconducibile alla sala di controllo nella Capitale.
Se sia o meno l’indizio di una svolta imminente e della volontà di ricostruire la macchina non è dato saperlo ma il frontale con l’europarlamentare salentino è ingaggiato: per le malelingue, un nome planato da Roma metterebbe l’ex Governatore al riparo da qualsiasi responsabilità diretta ma la sola minaccia di decapitare il partito lascia allungare lo spettro di una longa manus romana anche sulle liste. Sulle quali Fitto non può perdere la golden share. Dal gruppo regionale, intanto, provano a fare da cuscinetto e preferiscono andare all’attacco del centrosinistra a pieno regime: “Una condanna per danno erariale significa che i giudici hanno accertato, in modo conclamato, lo sperpero di danaro pubblico. Con questo biglietto visita Michele Emiliano, condannato dalla Corte dei Conti, si propone come candidato alla presidenza della Puglia”, puntellano Ignazio Zullo e i suoi sul risarcimento dovuto al consorzio ASI. E intorno è piena tormenta. Azzurra.
(a.bucci1@libero.it)
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Pubblicato sul tema: La lettera di Nino Marmo e la sua remissione di candidatura