Riunito in Prefettura a Foggia il vertice interforze, dopo l'agguato teso ad Angelo Notarangelo, ritenuto esponente di spicco della mafia del Gargano, ucciso da una raffica di colpi di arma da fuoco.

In particolare, secondo quanto accertato dagli inquirenti, e dall'esame autoptico 8 sono stati i colpi andati a segno, su 20 in totale provenienti da 4 diversi tipi di arma: due pistole rispettivamente calibro 40 e calibro 9, un fucile d'assalto calibro 5,56 e un altro calibro 12.
Al fine di mantenere alto il livello di attenzione sull'Ordine pubblico, è stato disposto il rafforzamento delle attività di vigilanza e controllo sul Gargano attraverso l’impiego di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e dell’Antiterrorismo Pronto Impiego della Guardia di Finanza.
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