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Roma
Ama caos, dipendenti sul piede di guerra. I sindacati sicuri: “Nuovo sciopero”

Ama nel caos e sempre più in crisi. Dipendenti sul piede di guerra: riparte la mobilitazione. Per i sindacati a giugno pronto un nuovo sciopero. E i Radicali puntano il dito verso la Raggi.

 

“Ama è da mesi senza guida e da due anni senza bilanci approvati. Le condizioni del servizio e industriali peggiorano, quelle del lavoro in caduta libera. Adesso che si è allargato il fronte, con la decisione delle Rsu a larghissima maggioranza di lanciare lo stato di agitazione in azienda, vanno date risposte chiare con i fatti o lo sciopero a fine giugno sarà inevitabile". È quanto si legge in una nota di Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel.

"Il 7 giugno - aggiungono i sindacalisti - saremo al VI Municipio e il 10 al X, con assemblee pubbliche dei lavoratori impegnati nei nuovi modelli di raccolta, per denunciare la gestione disastrosa e le condizioni di lavoro, sanzionate anche dallo Spresal. Il 14 giugno in Campidoglio, per chiedere che la Giunta dia risposte dopo aver portato l'azienda a una crisi senza precedenti e aver colpevolmente fatto passare oltre un anno senza approvare il bilancio consuntivo 2017, tre anni senza progetti chiari e prospettive per il ciclo dei rifiuti".

"A complicare la situazione una gestione operativa che non risolve i problemi e il caos degli ultimi mesi sulle buste paga, con l'introduzione di un nuovo sistema operativo che ha falcidiato i salari e messo in luce problemi organizzativi e incrostazioni che nessuno affronta. Per il Campidoglio e per la direzione Ama - concludono Di Cola, Masucci e Cicco - il tempo è scaduto".

 

Radicali: “Roma sull'orlo del collasso, ma Raggi pensa agli zozzoni”

"Oggi Virginia Raggi gongola per aver multato altri 'zozzoni' che buttavano una rete con materasso e altri rifiuti vicino ai cassonetti: mentre Roma è a un centimetro dal collasso, con una probabile crisi alle porte e circa 700 tonnellate di rifiuti al giorno senza collocazione che rischiano di invadere i marciapiedi della città, la sindaca parla degli zozzoni. Tutto questo è surreale e offensivo". Così in una nota Simone Sapienza, segretario di Radicali Roma, e Francesco Mingiardi, candidato radicale nelle liste di +Europa circoscrizione Italia centrale, due dei promotori della delibera “Ripuliamo Roma”.

"Siamo giunti al paradosso che in una delle città più sporche d'Italia, priva di impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti, destinata a un'emergenza continua e ciclica basti multare qualcuno che va in giro a gettare l'immondizia dove capita per esultare sui social. Nessuno dice di lasciare impuniti coloro che sporcano, ma nel frattempo l'amministrazione dovrebbe fare ciò che le compete: progettare la costruzione di nuovi impianti, aumentare la differenziata ancora ferma al 44%, riscrivere il piano industriale di Ama e risolvere la questione alla radice, altrimenti le multe agli 'zozzoni' diventano solo degli spot privi di ogni consistenza. Sta per arrivare un periodo nerissimo, con 3 degli impianti che trattano l'indifferenziato di Roma a capacità ridotte (per motivi differenti), e l'estate che porta turisti e quindi aumento dei rifiuti: possiamo sapere cosa intende fare la sindaca per scongiurare una nuova crisi? Noi stiamo raccogliendo le firme sulla delibera 'Ripuliamo Roma', dove si possono leggere delle proposte concrete per risolvere il problema, utilizzando finalmente in modo virtuoso le entrate della Tari: Roma ha bisogno di una rivoluzione reale, il resto è sterile propaganda, del tutto fuori luogo in un momento così delicato".

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