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Roma
Codice degli appalti: la Federazione economi della Sanità a Congresso

La Fare, la Federazione degli Economi e Provveditori della sanità, celebra da oggi il suo XX Congresso con una due giorni di lavori che si concentrerà su quelle che sono le problematiche più rilevanti di un settore, quello degli acquisti sanitari, che sembra non trovare mai una vera e propria stabilità tra una normativa in continua evoluzione e la riorganizzazione delle figure professionali coinvolte.

Nell’evento, dal tema: “Gli approvvigionamenti in sanità: complessità dei processi e diversificazione delle competenze. Una rete di professionisti per gestire il cambiamento” non potrà mancare una riflessione su quelle che sono le notizie che hanno investito ultimamente il comparto degli acquisti della sanità.

Prima fra queste è quella relativa al tesoretto destinato, proprio alla sanità, che prevede per il biennio 2020-2021 ben tre miliardi di finanziamento pubblico destinati alla spesa sanitaria. Si potrebbe obiettare che non sono tantissimi , ma quel che è certo è che, se saranno spesi bene, potrebbero portare un sicuro, seppur piccolo, respiro di sollievo. Il compito di valutare l’utilità di questo nuovo flusso di denaro nel quadro della spesa sanitaria sarà affidato, in modo particolare, alla lectio magistrlis di Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, che la analizzerà la spesa sanitaria, alla luce dei dati della Fondazione che presiede.

Altra notizia, che non fa dormire sonni tranquilli a tutti coloro che fanno acquisti in sanità, è quella relativa alla normativa. Il Codice degli Appalti doveva essere riscritto, dopo il decreto sbloccacantieri, e l’Anac avrebbe dovuto perdere quel suo ruolo di produrre le linee guida attuative della normative per lasciare il posto ai decreto attuativo ministeriali. Ma i giorni sono passati e per ora non è arrivato nulla, lasciando ancora una volta alla capacità e al buon senso di chi fa acquisti l’applicazione del Codice. Novità sul ruolo dell’Anac, dopo Cantone e dopo lo sbloccacantieri le porterà all’assemblea di circa 500 esperti, Michele Corradino, consigliere Anac.

Ultima news, ma solo in ordine di citazione, è la sentenza della Corte di Giustizia che ha ritenuto non compatibile con la normativa europea degli appalti pubblici, quella italiana. In particolare ha parlato di subappalti che, al fine di garantire la più ampia partecipazione possibile alle gare pubbliche e favorire l’accesso al mercato delle piccole e medie imprese, consentono agli offerenti di fare affidamento su soggetti terzi mentre, nella nostra normativa, viene stabilità una percentuale per l’affidamento. Sul complesso sistema delle regole che governano il mondo degli acquisti in sanità prenderanno la parola i Provveditori, aderenti alla FARE, e i soggetti apicali delle Centrali di Committenza e degli enti aggregatori che ne discuteranno anche nell’ottica di produrre delle linee di indirizzo da presentare al Governo.

Tra i tanti temi squisitamente tecnici gli orizzonti si apriranno con la Lectio Magistralis di Giorgio Vittadini: “Dalla produzione ai servizi: l’economia come incontro”.

La Fare, grazie al suo know out, veste sempre più il ruolo di formatrice delle figure professionali della filiera sanitaria ed è per questo che anche nel suo Congresso, oltre alla discussione che animerà gli incontri che si svolgeranno nella sala plenaria, si vedrà lo svolgere, parallelamente, una serie di seminari, proprio a carattere formativo.

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