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Roma
Municipio V, la rinascita parte dalla cultura: cinema, teatro e spazi verdi

di Giuseppe Filippo Papik Geraci

Municipio V: Torre Maura e Borghesiana, ma anche Torre Angela, Lunghezza e Tor Vergata. La rinascita del municipio parte dalla cultura. Cinema, teatro, spazi verdi ed “eco tour culturali”: la proposta dell'M5S.

 

Intervista ai Consiglieri del Movimento Cinque Stelle Alessandro Stirpe e Monia Maria Medaglia, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione Cultura del V° Municipio di Roma Capitale.

Presidente e Vicepresidente, il V° Municipio dista 12 Km circa dal Campidoglio ed ha una popolazione di circa 246.471 residenti, per numero di abitanti equivale quasi alla città di Verona la quale è la 12° città più popolosa d’Italia. Che tipo di situazione culturale avete trovato e quali le iniziative che avete intrapreso per migliorare il tessuto culturale di questa città nella città?

“Innanzitutto grazie da parte di tutta la maggioranza, sfortunatamente non capita spesso di poter parlare di quella miriade di piccole grandi iniziative che realizzano i Municipi. Bella domanda, sostanzialmente abbiamo ereditato un contesto spogliato della propria identità, assolutamente disorganizzato e privo di risorse da impiegare per la creatività e la crescita culturale, un dato esplicativo: le risorse a bilancio erano di zero euro mentre oggi sono 80.000,00 euro.”

Identità, organizzazione e crescita culturale. Come si sono tradotte concretamente?

“Il primo grande risultato, in questo senso, è stata certamente la riapertura del Nuovo Cinema Aquila, chiuso dal giugno del 2015, attraverso un processo partecipato e una gestione municipale di quasi un anno. Questa esperienza transitoria, sebbene molto criticata da alcuni, ha permesso a centinaia e centinaia di cittadini di fruire gratuitamente del cinema perfino il giorno di Natale con la proiezione del Piccolo Principe per bambini e genitori (per questo è d’obbligo ringraziare tutti i cittadini che ci sono stati vicino come Remigio, Nena, Luciana, Paola, Antonella, Stefano, Lucilla e ancora tutte le associazioni ed i comitati). Il Cinema è molto importante per noi, sono stati presentati diversi atti in Consiglio per promuoverlo, nel nostro piccolo. La storia del nostro Municipio è intimamente legata ad uno dei movimenti culturali più importanti del 900, il Neorealismo, è quindi un onore e una grande responsabilità tenere viva questa eredità.”

La storia del V Municipio è molto articolata e complessa.

“Infatti sulla nostra storia si è riflettuto molto anche insieme al Delegato alla Valorizzazione della Memoria storica Professor Francesco Sirleto e questo ci ha portato al passo immediatamente successivo, che è stato quello di valorizzare e tutelare l’immenso patrimonio insito nella Villa dei Gordiani coadiuvando i lavori delle Sovrintendenze mediante quegli strumenti importantissimi che sono le Commissioni, tavoli di lavoro e i sopralluoghi tecnici, riaffermando l’importanza della sua vocazione squisitamente archeologica deturpata da abusi, sfregi paesaggistici e abbandono. In questa fase il ruolo della Presidente del Consiglio Manuela Violi e dell’Assessora alla Cultura Maria Brunetti è stato cruciale e determinante.”

Come avete combattuto l’abbandono?

“L’abbandono genera scollamento, isolamento e distanza. Ricucire questo strappo non è semplice. Occorrono onestà, chiarezza di intenti, reale volontà di coinvolgimento e veramente tanto impegno. Per noi l’istituzionalizzazione di diversi Festival come quello letterario, fotografico o ambientale passando attraverso la prima Call for Artist del Municipio Roma V era il primo passo da fare. Seminare degli appuntamenti per ricominciare a incontrarsi e confrontarsi è servito a restituire un po' di fiducia ed entusiasmo a chi aveva rinunciato definitivamente e non pensava più che le amministrazioni locali potessero essere un punto di riferimento, un soggetto con cui collaborare.”

Come avete utilizzato i fondi per la Cultura?

“Con i fondi sono stati realizzati dei bandi pubblici aperti a tutte le associazioni del territorio con l’obiettivo di riattivare la “circolazione culturale” costruendo un indirizzo ben preciso, ovvero concepire una serie di incursioni artistiche miste organizzate in luoghi non convenzionali. Istituzionalizzare sperimentando. Progetti come 'Sogno Underground' a cura del Progetto Goldstein e Teatro dell’Orologio non solo hanno magistralmente interpretato il nostro indirizzo dimostrando che si può fare cultura anche nelle nostre bellissime stazioni della metropolitana ma ci hanno permesso di stabilire anche un primato, infatti come Municipio siamo i secondi in Italia - prima di noi il Teatro dell’Opera - ad essere riusciti in questo intento.”

Dal Cinema, al parco archeologico per arrivare al teatro nella metro, come è proseguita la vostra azione?

“L’avventura è poi proseguita tra la gente, nelle piazze, nei mercati rionali, negli impianti sportivi municipali e comunali con la Festa della Musica; continuerà il 29 aprile quando il nostro Municipio ospiterà la Giornata internazionale della Danza 2019 diventando il palcoscenico di un viaggio nel cuore della storia e dell'estetica della danza teatrale. L'esperimento coinvolgerà le stazioni della Metro C, la Casa della Cultura, il Nuovo Cinema Aquila per concludersi al Teatro Biblioteca Quarticciolo con l'accompagnamento della storica Scuola Popolare di Musica di Villa Gordiani e proseguirà con gli eco tour culturali.”

Eco tour culturali?

“Si, insieme alla Commissione Ambiente ed ai Comitati di quartiere si sono ideati una serie di atti per promuovere un aggiornamento dell’idea di 'spazio verde': inteso come palcoscenico per le attività della cittadinanza, come laboratorio educativo per le scuole, come punto di aggregazione. In questa trasformazione l’Assessore all’Ambiente Dario Pulcini ha un ruolo importantissimo e ne è un formidabile interprete. Fornire uno strumento a tutti i cittadini attivi sul territorio che propongono iniziative di altissimo livello come bookcrossing diffuso o riqualificazione artistica di panchine, orti e molto altro ancora. In questo contesto le comunità di Sangalli, Biavati e Bonafede rappresentano dei veri e propri esempi di attivismo civico, di amore e di passione per il territorio. Sentiamo il dovere di sostenere e tutelare l’indipendenza di queste comunità e di promuovere le iniziative che realizzano.”

Si ha la precisa sensazione che ci sia stato veramente tanto lavoro, come avete comunicato questi traguardi?

“Sapevamo che i media non ci avrebbero accolto, per così dire, affettuosamente, così uno dei nostri primissimi atti è stato quello di aprire nuovi canali Social municipali sia perché siamo consapevoli che tecnologie, linguaggi, modalità di creazione e di trasmissione si evolvono molto rapidamente e sia perché ci occorreva uno strumento più moderno ed efficace per promuovere le attività della Casa della Cultura, del Nuovo Cinema Aquila, del Teatro Biblioteca Quarticciolo e delle Biblioteche. Va da se che questo non sostituisce l’abituarsi a dormire poco, un paio di scarpe da ginnastica e tanto l’allenamento, perché la presenza 'fisica' delle istituzioni è fondamentale per condividere, comunicare e soprattutto ascoltare il territorio.”

Social network e comunicazione istituzionale, quali sono state le narrazioni?

“Via Social sono stati promossi con successo tantissimi corsi, momenti formativi e di prevenzione, presentazioni, mostre, installazioni: prima fra tutte l’esperienza del 'Corso di meditazione gratuito' realizzato grazie a Sahaja Yoga Roma. Un corso che ha accompagnato tanti cittadine e tante cittadine in un viaggio verso il benessere psicofisico e verso una più profonda conoscenza di se stessi; 'Scommetti che è una sola' ideato e realizzato da Don Maurizio Mirilli e il Professor Addiucci al fine di prevenire l’azzardopatia tra i giovani, un percorso che ha coinvolto tutte le scuole superiori del Municipio. Altri momenti significativi sono stati la mostra sulla 'Grande Guerra' a cura del Professor Barbati e della Guardia Nazionale Ambientale Sez Prenestino; e poi ancora la personale del Maestro Lello Ronca 'Specchio delle mie brame' realizzata grazie al Responsabile dell’Ufficio Cultura Dottor Marco Zangardi, l’installazione nella fermata della Metro C Stazione Mirti dell’Opera 'Momenti Musicali' del Maestro Elvino Echeoni; Wagner in metrò con il quartetto d’archi, Willem Daefoe al Nuovo Cinema Aquila, e molto affascinante sarà l’iniziativa dell'Associazione Roma Sotterranea che accompagnerà i cittadini in un viaggio sotterraneo alla scoperta delle cave ipogee del nostro Municipio.”

Tecnologia, attaccamento alla tradizione e alla storia, passione per arti e le sfide, come avete conciliato tutti questi elementi?

“La pianificazione strategica e il Cultural planning sono stati strumenti indispensabili per fare una sintesi di tutti gli intenti. Rappresentano filtri sempre più precisi e indispensabili per un’analisi attendibile del territorio. Questi dispositivi consentono letteralmente di riscoprire la comunità sulla base delle interpretazioni della cittadinanza e di immaginarli e ridisegnarli in continuità con i promotori culturali. Il tutto, con il duplice risultato: renderli non solo più vivibili ma anche e soprattutto rendergli la dignità che gli spetta. La sfida più interessante infatti è quella di superare il disvalore del tradizionale luogo culturale, che per sua stessa natura, non comprendere ciò che ancora non è stato costruito, scritto o organizzato. In questa direzione, si è definita una pianificazione che operasse delle manutenzioni, degli aggiornamenti, delle piccole rivoluzioni che riconvertissero e predisponessero l’esistente ad accogliere al massimo delle sue potenzialità i contributi creativi. La grande partecipazione popolare che ha accompagnato le nostre iniziative ci indica che siamo sulla strada giusta.”

Progetti futuri?

“Istituzionalizzare degli strumenti di promozione, finanziamento e coordinamento che restino alla cittadinanza e possano essere usati a prescindere da chi vincerà le future elezioni, abbattere gli ostacoli normativi che mettono sullo stesso livello un evento realizzato dalle mamme del quartiere con i bambini e un concerto dei Pink Floyd, la musealizzazione delle stazioni della metro C, Sogno Trasformato uno dei più grandi progetti di permacultura d’Europa, la riqualificazione del Teatro Alessandrino all’aperto e del piccolo Anfiteatro di via dei Meli in collaborazione con le Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici, trovare nuovi spazi per fare cultura e musica, mettere in rete i Centri culturali, l’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauoros, un coordinamento tra le energie creative, le librerie indipendenti ed i presidi culturali e molto, molto altro ancora.”

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