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Roma
Roma regno degli abusivi, difesa del comandante dei vigili: “Lavoro difficile”

Roma regno di “zozzoni” ed abusivi, il comandante dei vigili Di Maggio corre in difesa della città e del corpo di Polizia Locale: “Verifiche mirate al rispetto del nuovo regolamento di polizia urbana e controlli continui in tutta Roma contro abusivismo commerciale e per garantire il rispetto delle regole su strada”.

 

Sono 135.000 gli accertamenti svolti nei primi 6 mesi dell'anno sulla vendita illegale di merce nelle zone del Centro Storico: 10.600 le sanzioni effettuate e 6800 i sequestri amministrativi e penali. Ogni giorno agenti, in abiti civili e in divisa, controllano le aree maggiormente interessante dall'abusivismo commerciale, dai mercatini illegali di ciarpame e da tutti quei fenomeni che contribuiscono al degrado urbano: oltre 200 i venditori posti in stato di fermo solo nell'ultimo mese, a cui si aggiungono gli irregolari identificati e sanzionati sul posto. Oltre 700 le persone fotosegnalate negli ultimi 6 mesi."Leggo con stupore – dichiara il comandante Antonio Di Maggio – questi attacchi convergenti da parte degli organi di stampa all'attività del Corpo, soprattutto sul tema dell'abusivismo commerciale. Ci sono articoli apparsi questa mattina che parlano di mancati controlli nonostante poi siano costretti a riconoscere l'attività svolta sul territorio degli agenti, supportata da numeri evidenti. Alcune richieste, a mio avviso, appaiono contraddittorie: prima viene sottolineata l'esigenza di maggiori controlli ma poi ci si lamenta se vengono eseguiti, come con la scalinata di Trinità de Monti”.

“In alcuni casi – continua – vengono scritte anche cose palesemente false, come il fatto che non siano presenti pattuglie in servizio notturno a Piazza di Spagna: non è assolutamente vero. Ovviamente il centro storico è talmente vasto che avere un presidio fisso per ogni monumento sarebbe impossibile. I controlli da parte della Polizia Locale sono costanti, ma è chiaro che il quadro normativo nel quale ci troviamo ad agire è limitato e dei cambiamenti sostanziali sarebbero auspicabili per contrastare con maggiore incisività alcuni fenomeni, come quello dell'abusivismo commerciale. Certe polemiche appaiono sterili e non aiutano la nostra città. Si comprendono le difficoltà insite in ogni mestiere e proprio per questo una pausa al bar non si nega a nessuno. Gli agenti avrebbero condiviso con piacere una bottiglia d'acqua con un altro lavoratore, che sia un giornalista, fotografo o reporter, il quale da ore si trovava a svolgere un servizio sotto il bollente sole di agosto”.

“Ringrazio gli agenti di tutti i gruppi territoriali della Capitale, in particolare il personale neo assunto, perché ho potuto constatare come ciascuno svolga un lavoro immenso a tutela dei monumenti, del decoro e della sicurezza di questa città. Un lavoro difficile – conclude Di Maggio –, svolto con grande dedizione e troppo spesso denigrato ingiustamente. I vertici del Corpo sono al loro fianco in questo impegno quotidiano”.

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