Fisco e Dintorni
Lecce, Giudice annulla 100.000 euro di contributi: "nessuna prova delle PEC"

Clamorosa sentenza del Tribunale di Lecce annulla 100.000 euro di contributi Inps poiché l’ente non ha provato la notifica delle pec degli atti. L’Avv. Donadei “Da anni Camera Civile Salentina segnala la necessità del rigoroso rispetto delle norme in materia di notifiche telematiche”.
Notevole attenzione a livello nazionale sta riscontrando la sentenza del Tribunale di Lecce, sezione lavoro n.1160/2023 riguardante la questione delle notifiche a mezzo posta elettronica certificata da parte dell’Inps. Tale sentenza, come già sottolineato da altre testate giornalistiche, risale al marzo scorso ma è stata segnalata solo in questi giorni poichè non è stata appellata dall’Inps e dunque risulta ormai passata in giudicato con il conseguente annullamento definitivo delle pretese contributive.
La questione riguarda un imprenditore leccese, difeso in giudizio dall’Avv. Matteo Sances, il quale impugnava alcuni avvisi di addebito Inps dinanzi al Tribunale di Lecce contestando, in particolare, la mancata notifica via pec degli atti per un totale di circa 100.000 euro.
A seguito di ciò, il giudice ordinava all’ente il deposito delle ricevute in formato telematico “.eml” che però non venivano esibite in giudizio.
Alla luce del comportamento dell’Inps, il giudice ha sancito che “.. per quanto attiene agli avvisi notificati da INPS attraverso Posta Elettronica Certificata tra il Maggio 2016 e il Dicembre 2018 l’istituto non ha documentato la avvenuta notificazione tramite produzione del File “.eml”, nonostante la richiesta di produzione di tale prova documentale avanzata da questo Giudice all’udienza del 4.11.2022. Ne consegue che si devono ritenere prescritti i crediti contributivi inerenti agli anni dal 2010 al 2013 riportati negli avvisi di addebito …”.
Al riguardo, fa sapere l’Avv. Salvatore Donadei come già da un paio di anni Camera Civile Salentina avesse promosso una serie di studi e convegni sul tema, evidenziando da una parte gli indubbi vantaggi di speditezza ed economicità delle notifiche a mezzo pec per gli enti pubblici ma anche la necessità del rigoroso rispetto delle norme (come ad esempio l’articolo 3-bis, comma 3, e 9 della legge n. 53 del 1994) proprio al fine di consentire un’effettiva conoscenza degli atti notificati ai cittadini ed evitare problematiche di questo tipo.