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Fisco e Dintorni
Professionisti in Senato: "Salviamo il Garante del Contribuente"
Avv. M. Sances

Nei giorni scorsi professionisti e imprese hanno denunciato in Senato la grave perdita di poteri del Garante del Contribuente. L’Avv. Sances segnala “In caso di errori o disservizi del Fisco i contribuenti non potranno più sperare nell’intervento del Garante per risolvere in via amministrativa e ciò farà aumentare i contenziosi. Negli ultimi 4 anni abbiamo fatto annullare oltre 21 milioni di euro di tributi illegittimi solo in Puglia”.

 

La recente riforma fiscale ha azzerato i poteri del Garante del Contribuente e da qualche giorno associazioni di imprese e consumatori continuano a segnalare il problema. Lo scorso 12 marzo l’Avv. Matteo Sances è stato ricevuto in Senato e, insieme ad altre associazioni di imprese, ha ribadito le forti preoccupazioni derivanti da tale riforma (guarda il video su Tv Senato).

 

Al fine di comprendere meglio la questione abbiamo chiesto all’avvocato Sances cosa sta succedendo.

Quali modifiche sono state fatte al Garante e quali sono le conseguenze per i contribuenti?

Il recente decreto legislativo n.219/2023 ha sostituito il vecchio Garante del Contribuente con l’attuale Garante Nazionale del Contribuente spogliandolo di fatto dei suoi (già pochi) poteri. Ad oggi, dunque, il Garante non può neanche più attivare le procedure di autotutela né dare avvio a procedimenti disciplinari nei confronti di funzionari inadempienti in caso di errori del Fisco. Per questo motivo, insieme a MilanoPercorsi, siamo stati i primi a segnalare tale anomalia (si veda articolo del 14.01.2024 dal titolo: Nuovo garante del contribuente: cambia qualcosa?).

Nei giorni scorsi in Senato, insieme alle associazioni PIN e UnilavoroPMI, abbiamo fatto presente agli On.li Luigi Nave e Gianluca Cantalamessa che la scelta di svuotare di poteri il Garante porterà inevitabilmente all’aumento di burocrazia e inutili processi.  

 

Dunque quale sarebbe la soluzione?

Andrebbe fatta la scelta opposta, ossia puntando su maggiore autonomia e maggiori poteri al Garante in modo da permettergli di vigilare ed eventualmente sanzionare gli uffici in caso di errori al fine di evitare cause inutili.

Segnalo che negli ultimi 4 anni solo in Puglia, grazie a supporto di PIN e Mov. Consumatori, abbiamo avviato una serie di azioni legali e fatto annullare oltre 21 MILIONI di euro di tributi illegittimi (si veda ad esempio la sentenza della Corte Giustizia Trib. 2° grado Puglia n.2794/2022 e la sentenza n.3401/2019 del Trib. Bari visibile su www.partiteivanazionali.it – sez. Documenti).

Casi giudiziari che si sarebbero potuti evitare se solo ci fosse stato il supporto da parte di una Autorità dotata di maggiori poteri nei confronti dell’Amministrazione finanziaria. Sono consapevole del fatto che la riforma ha compiuto passi avanti dal punto di vista dell’autotutela fiscale ma temo che senza il controllo da parte di una Autorità forte e indipendente questi sforzi saranno vani.

Per tale motivo nel mio piccolo ho provveduto a contattare tutti gli Onorevoli capigruppo al Senato e alla Camera per tentare di modificare la norma sul Garante.

A tale scopo, ho ricordato loro che dal 2021 è presente in Senato una petizione redatta da PIN insieme all’associazione forense Camera Civile Salentina, Movimento Consumatori, Sindacato Italiano Commercialisti (SIC) e Milano PerCorsi  (petizione avente protocollo n.964 e che era stata assegnata alla VI Commissione del Senato, Finanze e tesoro) che andava nella direzione letteralmente opposta a quella dell’attuale riforma perché  segnalavamo l’esigenza di MAGGIORE AUTONOMIA e TERZIETÀ per il  Garante dei Contribuenti oltre alla necessità di MAGGIORI POTERI nei confronti degli uffici dell’Amministrazione finanziaria.

Lo stesso stanno facendo altre associazioni e dunque speriamo di sensibilizzare le istituzioni su questo tema fondamentale per tutti i cittadini e le imprese.

 

 






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