Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
AIUTI PER DONNE, INCENDI BOSCHIVI, AGRICOLTORI, ETIAS PER LE FRONTIERE
Helena Dalli,Commissaria europea per l'Uguaglianza

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: cosa fa la Commissione europea per i diritti delle donne e come mai le donne si riuniscono separatamente, cosa significa il G20 delle donne? Fernanda Viccoli

Risposta: Il G20 è nato nel 1999 riunisce le principali economie del mondo. Gli Stati infatti che ne fanno parte rappresentano più del 80% del PIL mondiale, il 75% del commercio globale e il 60% della popolazione del pianeta. Il G20 non ha un segretariato permanente: l’agenda del Gruppo e le sue attività vengono stabilite dalla Presidenza di turno, anche in collaborazione con gli altri Paesi membri. Nell’ambito dei lavori del G20 assume particolare rilevanza il cosiddetto “Finance Track”, costituito dalle riunioni dei Ministri dell’Economia e delle Finanze, dei Governatori delle Banche Centrali, dei Viceministri e degli Sherpa (negoziatori) designati dai Ministeri economici dei Paesi membri. L’ Alleanza del G20 per l’Empowerment e la Promozione della Rappresentanza delle Donne nell’Economia è un’iniziativa speciale che mira ad accelerare leadership ed empowerment delle donne nel settore privato, facendo leva sull’alleanza particolare istituita fra leader del settore privato e rappresentanti dei Governi dei Paesi G20. L’ Alleanza del G20 per l’Empowerment e la Promozione della Rappresentanza delle Donne nell’Economia (G20 EMPOWER) ha l’obiettivo di accelerare la leadership e l’empowerment delle donne nel settore privato facendo leva sulla sua visione inclusiva e orientata all’azione e sul suo modello di partenariato unico; G20 EMPOWER è infatti l’unica entità, all’interno del sistema G20, che riunisce rappresentanti del settore privato e rappresentanti dei governi per promuovere un obiettivo comune. Lanciato in occasione del vertice G20 del 2019 in Giappone e istituito durante la presidenza saudita del G20, G20 EMPOWER comprende, ad oggi, 28 membri, tra cui paesi del G20 e ospiti, nonché l’Unione Europea. Sotto la presidenza italiana, detenuta da Paola Mascaro, Presidente di Valore D, con il sostegno del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, G20 EMPOWER sta lavorando per sostenere e promuovere l’empowerment femminile nelle tre dimensioni strategiche dell’agenda G20 per il 2021, Persone, Pianeta e Prosperitá. Esiste una speciale commissione del W20 ovvero di un engagement group ufficiale del G20 sulla parità di genere e sull’ empowerment femminile, la commissione “Cultural Change” del W20 che, tra l’altro avvierà i lavori per un progetto di gender cultural equality per la revisione dei libri delle scuole primarie e media inferiori e superiori, in quanto è palese che la presenza delle donne nella storia è molto più rilevante di ciò che invece emerge dai libri di testo attuali e passati e a questo gap va posto urgente rimedio. Una task force di docenti, accademici, specialisti di scienze, arti, storia. La commissione è guidata dalla professoressa Fabiana Giacomotti docente di Cultural Studies alla Sapienza. Al G20 delle donne ha anche partecipato la Fondazione Bellisario che ha presentato dei progetti concreti tra cui borse di studio per donne afghane e un progetto già attivo di accoglienza da parte di donne imprenditrici per oltre 150 donne afghane e le loro famiglie.   La commissaria europea per l'uguaglianza Helena Dalli ha partecipato a Genova alla prima conferenza dedicata alla questione dell'emancipazione femminile nell'ecosistema del G20 ed ha affermato che: «La promozione e la tutela dei diritti umani delle donne è parte integrante di qualsiasi sforzo per una soluzione politica inclusiva, globale e duratura. E questa sfida per i diritti delle donne richiede una risposta globale prioritaria». Si sono tenuti incontri bilaterali con il ministro italiano per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il ministro olandese dell'Istruzione, della cultura e della scienza, Ingrid van Engelshoven e il sottosegretario di Stato parlamentare britannico per le Equalità Kemi Badenoch. La Commissione europea ha una strategia per l’uguaglianza tra donne e uomini 2020-2025 (link https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/aid_development_cooperation_fundamental_rights/gender_equality_strategy_factsheet_it.pdf)  La Strategia per l'uguaglianza di genere è un quadro completo e orientato al futuro, per un'Europa in cui donne e uomini, ragazze e ragazzi, in tutta la loro diversità, siano liberi; abbiano l'opportunità di prosperare e di dirigere. La strategia affronta una serie di questioni cruciali, la prima delle quali è affrontare il divario retributivo di genere attraverso la trasparenza retributiva, per la quale la Commissione presenterà misure vincolanti. Altre misure includono la lotta alla violenza di genere e alla violenza contro le donne, una preoccupazione che si è intensificata durante il lockdown per il Covid-19; il raggiungimento di un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata per genitori e tutori, sostenendo gli Stati membri nel recepimento della direttiva 2019 sull'equilibrio tra lavoro e vita privata e lavorando per aumentare la rappresentanza femminile nel processo decisionale.  E’ indubbio che nel G20 si auspica che ci siano sempre più donne e che in futuro non sia più necessario un G20 delle donne separato e non incisivo, non hanno mai avuto molto successo gli incontri di donne per donne e con donne senza che ci fossero uomini anche ad ascoltarle e a partecipare. Ci sono diversi fondi europei a favore delle donne, della loro imprenditorialità e che cofinanziano progetti di empowerment. Tra i progetti si cita ad esempio MIRIAM, progetto europeo finalizzato a migliorare l’emersione, la protezione e i servizi di supporto specializzati per le donne migranti vittime di violenza di genere, con una forte attenzione alle vittime di sfruttamento sessuale, violenza domestica e matrimoni forzati. Miriam è un progetto finanziato dal Rights, Equality and Citizenship Programme (REC) dell’Unione Europea; tra i partner APG23 (capofila, Italia), Differenza Donna (Italia) e Fundacion Amaranta (Spagna) e il progetto europeo Forward per la formazione di donne adulte. Ci sono anche associazioni femminili che hanno lanciato la campagna : digita #NOTAB ovvero No T-irannia, A-rroganza, B-estialità, un tweet per evidenziare che la Storia insegna che chi per ignavia o per quieto vivere o per interessi commerciali ed economici fa patti con Stati dittatoriali, non fa altro che posticipare un conflitto che poi dovranno fare figli e nipoti e inoltre non fa una politica a lungo termine, ma a breve termine che rafforza gli Stati dittatoriali, lede i diritti umani e condanna l'Occidente a diventare schiavo.     

Domanda: ci sono degli aiuti europei concreti per gli agricoltori?  Enrico Torretta

Risposta: certo ci sono i fondi della PAC, Politica Agricola Comune europea (2023-2027) e inoltre è stata di recente anche adottata una misura per aumentare il flusso di cassa degli agricoltori. La Commissione europea ha deciso di consentire di incrementare gli anticipi sui pagamenti della politica agricola comune (PAC) agli agricoltori. La misura sosterrà e aumenterà il flusso di cassa degli agricoltori danneggiati dalla crisi da Covid-19 e dalle intemperie che si sono abbattute su tutta l'Unione Europea. La misura consentirà agli Stati membri dell’Unione Europea di aumentare gli anticipi sul sostegno al reddito e su alcuni programmi di sviluppo rurale: dal 50 fino al 70  per cento dei pagamenti diretti e dal 75 all'85  per cento dei pagamenti per lo sviluppo rurale. Al riguardo si attivano le garanzie a tutela del bilancio dell'UE di modo che i pagamenti siano erogati solo dopo che saranno ultimati controlli e verifiche e a partire dal 16 ottobre 2021 per i pagamenti diretti. La Commissione europea ha provveduto a dare fondi ai settori agricolo e alimentare durante tutta la crisi da Covid -19 grazie a una maggiore flessibilità e misure di mercato specifiche. Il contributo della PAC agli obiettivi di sviluppo rurale dell'UE è sostenuto dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Il bilancio del FEASR per il periodo 2021-2027 ammonta a 95,5 miliardi di euro, che comprendono un contributo da 8,1 miliardi di euro dallo strumento next generation EU per la ripresa dell'UE per aiutare ad affrontare le sfide poste dalla pandemia covid-19.

Domanda: cosa fa l’Unione europea per contrastare gli incendi boschivi ? Erminio Zuccali

Risposta: l'Unione Europea aiuta in particolare Italia, Grecia, Albania e Macedonia del Nord di fronte agli incendi che continuano a divampare in diverse regioni del Mediterraneo e dei Balcani occidentali. Sono infatti stati mobilitati aiuti, aerei, uomini a supporto, proprio grazie al meccanismo di protezione civile dell'Unione Europea, e inoltre la Commissione europea ha cofinanziato il 75 per cento dei costi di trasporto. Questi interventi si aggiungono alle operazioni antincendio coordinate dall'Unione Europea in corso attualmente in Turchia e in Sardegna. Le mappe satellitari del servizio comunitario di gestione delle emergenze di Copernicus (European Union's Earth Observation Programme) sono ugualmente di aiuto ai servizi di emergenza nel coordinare le operazioni. Un  coordinamento europeo in risposta alle emergenze è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ed è in contatto costante con le autorità di protezione civile degli Stati colpiti di cui monitora attentamente la situazione e aiuta a convogliare l'assistenza coordinata e richiesta. Cipro, Cechia, Francia, Slovenia e Paesi Bassi hanno inviato rapidamente aerei e elicotteri antincendio e una squadra di vigili del fuoco a sostegno dei paesi pesantemente colpiti dagli incendi boschivi tra cui l’Italia.

Domanda: ma l’Unione europea come intende gestire le frontiere esterne? Mario Ravallasi

Risposta: per la gestione delle frontiere esterne c’è il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi si prepara a funzionare per fine 2022. ETIAS, il futuro sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi, sarà interoperativo con gli altri sistemi di informazione dell'Unione Europea. Quando sarà operativo l'ETIAS, i cittadini non dell’Unione Europea esenti dall'obbligo di visto che intendono recarsi nello spazio Schengen dovranno registrarsi per ottenere un'autorizzazione prima di viaggiare. L'ETIAS ne verificherà i dati nei sistemi d'informazione dell'UE per la sicurezza, le frontiere e la migrazione in modo da individuare in anticipo chi potrebbe costituire una minaccia per la sicurezza o la salute, e controllerà anche il rispetto delle norme in materia di migrazione. Le norme che sono già in vigore per poterlo rendere operativo specificano come dovrà interagire l'ETIAS con gli altri sistemi d'informazione dell'UE quando li interroga per fare le sue verifiche, segnatamente il sistema ingressi/uscite, il sistema d'informazione visti, il sistema d'informazione Schengen e il sistema centralizzato per individuare gli Stati membri in possesso di informazioni sulle condanne a carico di cittadini non UE. L'introduzione dell'ETIAS è parte dei lavori che sta portando avanti l'UE per creare un sistema all'avanguardia di gestione delle frontiere esterne e garantire un'interazione intelligente e mirata fra sistemi d'informazione. L'ETIAS non introdurrà nuovi obblighi di visto per i cittadini di paesi terzi che ne sono esenti. Basteranno solo pochi minuti ai cittadini non UE esenti per compilare la domanda online e ottenere nella stragrande maggioranza dei casi (più del 95 %) un'autorizzazione automatica. Il processo sarà semplice, veloce e di costo abbordabile: l'autorizzazione ETIAS è soggetta al pagamento di un diritto unico di 7 euro ed è valida per 3 anni e per ingressi multipli.

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