Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
FONDI PER SPAZIO, PESCA, INQUINAMENTO DA PELLET, ALLUVIONI, RIFUGIATI
ESA Summit 2023

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: ci sono nuove strategie europee nel settore spazio? Marta Guarracino

Risposta: sì. Ariane 6 e Vega-C garantiranno presto l’accesso europeo allo spazio, ma il paradigma del mercato è cambiato radicalmente. L’Unione europea,- è stato detto al recente Summit ESA dai ministri dell’Unione europea a Siviglia - deve mantenere la capacità tecnica e industriale per un accesso ininterrotto allo spazio. L’ESA lavorerà in collaborazione con l’Unione Europea per coordinare la domanda europea di servizi spaziali, dimostrando il ruolo dell’ESA come agenzia al centro delle ambizioni spaziali comuni. Al vertice sullo spazio, i ministri hanno ribadito di puntare a dare sostegno per aziende innovative con sede in Unione europea proseguendo il programma della Stazione Spaziale Internazionale e creando nuovi veicoli spaziali di servizio trasporto cargo. Al Summit ESA gli Stati membri dell’ESA, gli Stati associati e gli Stati cooperanti hanno deciso insieme di rafforzare le ambizioni spaziali e la cooperazione. L’ESA ha presentato i suoi piani ambiziosi per i prossimi anni per aumentare l’autonomia, la leadership e la responsabilità europea nello spazio, ha ribadito Josef Aschbacher, Direttore generale dell'ESA. Al vertice spaziale dell'ESA di Siviglia, l'ESA, Airbus e Voyager Space hanno firmato un memorandum d'intesa per esplorare il potenziale di utilizzo europeo della stazione spaziale Starlab una volta che la ISS sarà dismessa. Starlab è una stazione spaziale commerciale in orbita terrestre bassa che fungerà da successore della ISS, progettata per garantire una continuità senza soluzione di continuità delle attività svolte oggi sulla ISS. Si prevede che Starlab verrà lanciato già nel 2028, con l'inizio delle operazioni commerciali nel 2029. Questa stazione sarà sviluppata, costruita, posseduta e gestita dalla futura joint venture transatlantica "Starlab Space" tra Voyager Space e il leader industriale europeo Airbus Defense e Spazio.

 Domanda: sono un pescatore come cambia la normativa nel nostro settore in Unione europea? Ermanno Pontremoli

Risposta: La nuova normativa dell’Unione Europea inerente la pesca e votata di recente al Parlamento europeo  contribuirà a raccogliere dati più precisi su questo settore per consentire una migliore gestione delle risorse marine. Tutti i pescherecci dell'Unione Europea, senza eccezioni, dovranno registrare e dichiarare le proprie catture in modo digitalizzato. Ciò varrà in particolare per i giornali di pesca, le dichiarazioni di trasbordo e le dichiarazioni di sbarco. I comandanti dei pescherecci di lunghezza inferiore a 12 metri potranno compilare e presentare una dichiarazione semplificata al termine della giornata di pesca, una volta giunti in porto e prima dello sbarco. Per la prima volta, anche le imbarcazioni che effettuano pesca a scopi ricreativi dovranno dichiarare le catture, attraverso sistemi elettronici predisposti dalle autorità nazionali o dalla Commissione europea. Inoltre c’è il programma del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA) per l’Italia con un totale di 987,2 milioni di  euro sino al 2027 (2021-2027 sei anni), di cui 518,2 milioni di euro rappresentano contributi dell’Unione Europea. Circa la metà dei fondi è destinata alla pesca sostenibile, in particolare per aiutare l’Italia a porre fine alla pratica dei rigetti in mare dei pesci, a ridurre l’eccesso di capacità di alcune flotte e a migliorare il controllo della pesca e la raccolta dei dati. Oltre un terzo viene investito nell’acquacoltura, nella trasformazione e nella commercializzazione sostenibili, mentre il resto è riservato all’economia blu sostenibile e al rafforzamento della governance internazionale degli oceani. Tra i settori chiave del programma vi è anche la digitalizzazione dei settori italiani della pesca, dell’acquacoltura e della trasformazione.

Domanda: ci sono misure contro l’inquinamento da pellet di plastica? Lucrezia Gasparresi

Risposta:  La Commissione europea ha proposto di recente per la prima volta misure volte a prevenire l’inquinamento da microplastiche dovuto al rilascio accidentale da pellet di plastica. Infatti ogni anno vengono rilasciate nell’ambiente tra le 52 e le 184 mila tonnellate di pellet a causa di una cattiva gestione lungo l’intera filiera. La proposta ha lo scopo di assicurare che tutti gli operatori che trattano pellet nell'Unione Europea adottino le misure precauzionali necessarie. Ciò dovrebbe ridurre il rilascio di pellet fino al 74%, portando a ecosistemi più puliti, contribuendo a rendere i fiumi e gli oceani privi di plastica e riducendo i potenziali rischi per la salute umana. Misure comuni a tutta l'UE contribuiranno inoltre a garantire condizione eque agli operatori. La proposta riguarda in particolare migliori pratiche per gli operatori in materia di lavorazione del pellet, la certificazione obbligatoria e le autodichiarazioni, nonché una metodologia comune per stimare le perdite. Alle piccole e medie imprese si applicheranno prescrizioni meno stringenti per aiutarle a conformarsi. La proposta sarà ora portata avanti dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria.

Domanda : non ci sono strumenti europei per la valutazione del rischio di alluvioni visti i problemi recenti? Nino Balzarotta

Risposta: sì. C’è uno strumento della Commissione europea  che fornisce dati sulle alluvioni e  contribuisce alla valutazione del rischio. Lo strumento è stato elaborato nell’ambito della direttiva dell'Unione Europea relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni, che stabilisce i meccanismi di gestione del rischio. Lo strumento fornisce una mappa unica delle zone a potenziale rischio significativo di alluvione e un portale di accesso a tutte le informazioni correlate, fornendo ai decisori una visione d’insieme dei dati necessari per gestire il rischio. Lo strumento di visualizzazione online mette in luce che oltre 14mila zone dell'Unione Europea sono a rischio significativo di alluvioni. Come aiuti finanziari il principale strumento è il “Fondo di solidarietà europeo” per cui l'Italia ha fatto richiesta dopo l'alluvione dell'Emilia-Romagna ad esempio, ma anche i fondi europei di Coesione e del Next Generation EU che aiutano progetti di prevenzione e contrasto a incendi e inondazioni.

Domanda: che tipo di fondi sono stati stanziati per i rifugiati che sono in aumento? Francesca Guidonia

Risposta: Tra i fondi più recenti stanziati ci sono 17 miliardi di euro di pacchetti dell'azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE); gli Stati membri dell’Unione europea hanno mobilitato finora circa 1,3 miliardi di euro per l'alloggio, l'assistenza sanitaria, l'abitazione, l'occupazione, la scolarizzazione e il sostegno medico, sociale e psicologico ai rifugiati.

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