L'Unione europea sostiene la cultura - Affaritaliani.it

Pillole d'Europa

L'Unione europea sostiene la cultura

Pillole d'Europa
di Cinzia Boschiero

FONDI EUROPEI PER LA CULTURA E L’ARTE, PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEMOCRATICI E PER PROGETTI DI INNOVAZIONE URBANI

 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: sono appassionato di arte contemporanea e sono un artista, non ci sono fondi europei per noi? Giovanni Cusolero

Risposta: Lei può partecipare al prossimo bando della Depur Art Lab Gallery che si svolge ogni anno a Milano presso il depuratore di Nosedo e quest’anno presso il depuratore di S. Rocco. Potrà ammirare la mostra e il laboratorio artistico aperti al pubblico nei giorni 6,7,8 maggio con entrata gratuita in via san dionigi 90. L’iniziativa ha diversi patrocini tra cui quello del Parlamento europeo ed è giunta alla sua terza edizione. Il Festival internazionale è un progetto del Movimento di Pensiero Arte da mangiare mangiare Arte e prevede il coinvolgimento di MM; di Utilitalia; degli Enti locali di Regione Lombardia, Milano Città Metropolitana, Comune di Milano, Municipio 5, Municipio 4; dell’Ufficio di Informazione del Parlamento Europeo di Milano; del Corpo Consolare di Milano. Inoltre ci sono dei bandi per il settore artistico e la sua valorizzazione all’interno del programma comunitario denominato Europa Creativa che è un programma quadro di 1,46 miliardi di euro dedicato al settore culturale e creativo per il 2014-2020, composto da due sottoprogrammi (Sottoprogramma Cultura e Sottoprogramma MEDIA) e da una sezione transettoriale (fondo di garanzia per il settore culturale e creativo + data support + piloting). In questo ambito a Lei possono interessare le Piattaforme di operatori culturali che promuovono gli artisti emergenti e che stimolano una programmazione essenzialmente europea di opere culturali e artistiche.

 

Domanda: ma l’Europa non fa nulla per incentivare processi di democrazia in Paesi extraeuropei per evitare che le dittature dilaghino e che la gente disperata arrivi sempre di più sulle nostre coste? Arianna Bretto

Risposta: la Commissione europea – Cooperazione internazionale e sviluppo ha pubblicato anche di recente un bando che è aperto, relativo al programma europeo EIDHR che è in vigore sino al 2020 sul tema del rafforzamento dei partiti politici al fine di supportare la democrazia rappresentativa e il pluralismo politico attraverso il sostegno ai partiti politici, seguendo un approccio multi-partitico, non di parte. EIDHR è lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani in vigore sino al 2020 e prevede per la sua attuazione bandi multi-paese e bandi su singoli Paesi. I progetti devono svolgersi in almeno uno dei seguenti Paesi ovvero Benin, Bolivia, Ghana, Libano, Maldive, Mongolia, Kyrgyzstan, Indonesia, Isole Salomone; Georgia, Repubblica di Moldova, Marocco, Tunisia, Malawi, Mozambico, Tanzania, Paraguay, Myanmar, Timor Est e Fiji. Vengono dati sostegni economici per azioni che incentivino la partecipazione di donne ai partiti politici, per progetti a sostegno di partiti politici nel migliorare al loro interno la governance, la trasparenza, la responsabilità e il raggio d’azione verso i cittadini in particolare donne e giovani, sia a livello nazionale sia locale. Possono presentare domanda associazioni, enti no profit, organizzazioni locali, autorità locali, università no profit, enti ed organizzazioni internazionali. Sono stati stanziati 5 milioni di euro. Poi ci sono i fondi del programma comunitario DCI II a favore di organizzazioni della società civile e autorità locali di Paesi extraeuropei, ad esempio di recente era aperto un bando per la Cina (Civil Society Organizations Programme) con un budget di due milioni e mezzo di euro, è aperto un bando per progetti in Angola ( Programa Temático Organizações da Sociedade Civil e Autoridades Locais – EuropAid) con uno stanziamento totale di tre milioni e 750mila euro.

 

Domanda: vorrei sapere se ci sono fondi europei per città che puntino sull’innovazione? Mauro Tureni

Risposta: ci sono fondi per l’innovazione urbana e c’è anche un premio per la capitale europea dell’innovazione 2017 che abbia attivato progetti di sperimentazione di pratiche innovative, coinvolgimento dei cittadini, espansione della città. Nato nel 2014, il premio europeo iCapital è stato creato per dare riconoscimento al ruolo delle città come luoghi sistematici di innovazione, che hanno la capacità di mettere in relazione persone e luoghi, attori pubblici e soggetti privati.
Possono candidarsi al premio le città con oltre
centomila abitanti che si trovano negli Stati dell’Unione Europea o in uno degli Stati associati. Con il termine città si intendono aree urbane considerate come un’unità amministrativa, guidate da un consiglio comunale o da un organo eletto democraticamente. Non si possono candidare le città risultate vincitrici delle due precedenti edizioni, ovvero Barcellona (2014) e Amsterdam (2016), ma possono farlo quelle che si sono classificate al secondo e al terzo posto. Ci sono poi i fondi strutturali europei che cofinanziano progetti anche urbani e le Urban Innovative Actions – UIA, sostenute dal Fondo europeo di sviluppo regionale, che sono state istituite dalla Commissione europea già nel 2015, con l'obiettivo di aiutare le città a identificare e testare soluzioni innovative.

Domanda: soffro di mal di testa, il mio medico mi dice di segnarmi quando ho questi episodi di dolore, per caso ci sono degli ausili sviluppati a livello europeo? Ci sono studi europei che correlano mal di testa ad altri stati come l’ansia che io ho ? Marco Fuscone

Risposta: verificare l’incidenza di ansia e depressione nelle persone affette da emicrania e cefalea è stato l’obiettivo di uno studio europeo Eurolight, coordinato da C. Lampl, dell’Headache Medical Center di Linz, Austria. Lo studio ha coinvolto 6.624 partecipanti, di età compresa fra i 18 e i 65 anni, uomini e donne, provenienti da sei Paesi europei: Germania, Italia, Olanda, Spagna, Lituania e Lussemburgo. I risultati in effetti hanno evidenziato una correlazione tra questi disturbi. Mentre per l’altra sua domanda le segnalo la app denominata  HeadApp, è più di un diario cefalea digitale. Mal di testa, sintomi e cause vengono registrati attraverso l'inserimento guidato ed elaborati successivamente. Dice il prof. Roberto Sterzi, uno degli ideatori e del team scientifico che ha scritto anche un libro sul mal di testa con ricercatori internazionali “il risultato è un diario del mal di testa professionale, sempre aggiornato e pronto per essere inviato al medico del centro cefalee. Sostituisce il diario cefalea da stampare che i medici suggeriscono di compilare per aiutarli ad individuare il tipo di mal di testa, le cause del mal di testa e la cura del mal di testa”. HeadApp! si può utilizzare per emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo e nevralgia facciale; inoltre aiuta ad individuare le cause della cefalea attraverso l’inserimento accurato dei tuoi potenziali fattori scatenanti (triggers) aumentando così le possibilità di vivere meglio modificando un po’ il proprio stile di vita.