Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
A- A+
Pillole d'Europa
Sicurezza dei seggiolini per bambini, Difesa europea e... l'Europa c'é
esperti a livello europeo a confronto sull’adrenoleucodistrofia

Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero

SICUREZZA SEGGIOLINI, DIFESA EUROPEA, AIUTI PER I DANNI DELLE INONDAZIONI, PER I GIOVANI E PER LE MALATTIE RARE

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: a livello europeo quali sono le normative per la sicurezza dei seggiolini d’auto? Mario Vucerri

Risposta: Nella GSR (General Safety Regulation) attualmente in discussione a livello europeo non ci sono norme sui sistemi antiabbandono per seggiolini. Il governo italiano sta cercando di legiferare. Con la normativa ECE 129 (i-Size) è stato introdotto l'obbligo dello schienale per  tutti i seggiolini auto per bambini sotto i 125 cm di altezza per prodotti di nuovo sviluppo  e del seggiolino auto rivolto in senso contrario  a quello di marcia fino a 15 mesi. L'utilizzo dei dispositivi di ritenuta è un obbligo di legge. Dal 2017 coesistono due norme  europee  di omologazione dei sistemi di ritenuta (seggiolini, ovetti, navicelle) con un sistema differente di classificazione: la ECE R44 basata sul peso del bambino; e la ECE R129 (i-Size) che affianca  la precedente con molte novità, tra cui la classificazione in base all'altezza del bambino. È necessario controllare sempre la presenza dell'etichetta di omologazione europee.

Domanda: ci sono dei dati europei sull’adrenoleucodistrofia? Monica Savione

Risposta: sì, sono riuniti di recente a Milano di recente all’Istituto Besta i massimi esperti relativamente a questa patologia che è poco conosciuta e sottodiagnosticata e per la quale ci sono dei centri di riferimento a livello nazionale ed europeo che collaborano tra loro con team multicentrici. Il gene che causa l’adrenoleucodistrofia è localizzato a livello del cromosoma Xq28; pertanto i soggetti maschi sono affetti, mentre le femmine portatrici possono manifestare sintomi di entità variabile in età adulta. Spiegano la dott.ssa Isabella Moroni e il dott. Ettore Salsano dell’Istituto Besta che è una patologia che si manifesta con tre fenotipi principali: forma cerebrale infantile (X-CALD), la più grave e devastante, il cui esordio varia dai 3 ai12 anni, ed è caratterizzata da sintomi neurologici severi e progressivamente ingravescenti, fino allo stato vegetativo se non riconosciuta e trattata tempestivamente; forma Adrenomieloneuropatia (AMN) che ha invece un esordio in età adulta, con sintomi a lenta progressione che possono includere ipostenia, spasticità e disturbi minzionali; e la sindrome di Addison isolata (insufficienza corticosurrenalica) che può essere il segno d'esordio prima della comparsa dei sintomi neurologici, o può rimanere l'unico sintomo della patologia. L’unico trattamento sinora disponibile, spiega la dott.ssa Anna Ardissone, neuropsichiatra infantile, per arrestare la progressione della forma cerebrale infantile è il trapianto di cellule staminali midollari, efficace esclusivamente nelle fasi molto precoci di malattia con criteri specifici e ristretti, prima che i pazienti presentino sintomi neurologici o diffusione delle alterazioni della sostanza bianca cerebrale, mentre è documentato che il trapianto non è in grado di modificare la storia naturale della malattia quando effettuato tardivamente. A livello europeo per le malattie rare medici, ricercatori e associazioni di pazienti stanno collaborando in rete con gli European Reference Network.

Domanda: non ci sono aiuti europei per l’Italia visti i danni delle inondazioni? Laura Bucchero

Risposta: sì. Sono stati stanziati 293,5 milioni di euro del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) dal Parlamento europeo che sono così ripartiti: 277,2 milioni di euro per l'Italia per le copiose piogge, i forti venti, le inondazioni e le frane avvenute nell'autunno 2018; 8,1 milioni di euro per l'Austria, a seguito degli stessi eventi meteorologici, e 8,2 milioni di euro per la regione nordorientale della Romania, dopo le inondazioni avvenute nell'estate 2018.

Domanda: ci sono degli aiuti europei per l’occupazione giovanile? Vincenzo Ortesi

Risposta: sì, oltre ai fondi per agevolare sia la formazione che il collocamento lavorativo dei giovani sono inoltre stati stanziati 117 milioni che andranno all’iniziativa a favore dell’Occupazione giovanile europea (IOG) per sostenere i giovani che vivono in Regioni con alto tasso di disoccupazione Giovanile. Il finanziamento complessivo per l’IOG sale quindi a 4,5 miliardi di euro entro la fine del 2020.

Domanda: ma l’Europa non investe in difesa? Emanuele Caruto

Risposta: sono stati stanziati 255 milioni di euro che andranno al programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP). L’Europa incentiva le aziende europee a collaborare per lo sviluppo di prodotti e tecnologie della difesa. Questo programma europeo consente di testare la cooperazione in materia di difesa a livello dell’Unione Europea e si prevede che a seguire sarà operativo un vero e proprio “Fondo europeo per la difesa” previsto per il 2021.

Commenti
    Tags:
    europa





    in evidenza
    Chi è Valentina Mira, la nuova Murgia candidata al Premio Strega

    FdI contro il suo libro

    Chi è Valentina Mira, la nuova Murgia candidata al Premio Strega

    
    in vetrina
    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024


    motori
    Lexus alla Milano Design Week 2024: il futuro del design automobilistico

    Lexus alla Milano Design Week 2024: il futuro del design automobilistico

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.